Il piccolo ambiente, a cui si accede da un portale in marmi mischi sormontato dal busto del santo, realizzato nel 1720 da Matteo Bottiglieri, fu adattato nel 1727 a cappella dall’architetto Muzio Nauclerio. L’ambiente è stato interamente recuperato dall’attuale restauro che ha consentito il ripristino della bicromia originale dei soffitti lignei laccati e dorati. Nella cella vi è la cappella dove egli vi pregava e sull’altare è stata collocata la famosa tavola duecentesca raffigurante la Crocifissionedi fronte alla quale San Tommaso raccolto in preghiera ebbe la visione di Cristo che gli parlò. Tale Crocifissione si trovava in origine in una navata laterale della basilica detta “Del crocifisso”, oggi sostituita da una copia. Tra le reliquie presenti, un omero di San Tommaso e la campanella che faceva suonare all’inizio delle sue lezioni. Un altro elemento attrattivo per la mostra dedicata a Leonardo, Raffaello e Caravaggio, prodotta e realizzata dal Comune di Napoli, in collaborazione con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale e la Rai, che ha già registrato oltre 50mila presenze in appena 4 mesi
San Domenico Maggiore Riapre la cella di San Tommaso
Eccezionalmente la cella di San Tommaso d’Aquino in San Domenico Maggiore verrà riaperta al pubblico. Oggi, 1° maggio dalle 17 alle 20 (e dal 5 maggio tutti i giorni
Eccezionalmente la cella di San Tommaso d’Aquino in San Domenico Maggiore verrà riaperta al pubblico. Oggi, 1° maggio dalle 17 alle 20 (e dal 5 maggio tutti i giorni dispari nello stesso orario), i visitatori di “Una Mostra Impossibile”potranno entrare nel luogo in qui visse il Santo tra il 1272 e il 1274, periodo in cui tenne la cattedra nello Studio teologico istituito nello stesso convento.