“Filosofia di nuovo”: la rivoluzione culturale di Giuseppe Santillo

Ad un pubblico attento e interessato è stato presentato, presso la saletta dell’editore Guida, “Filosofia di nuovo. Una storia del pensiero greco dalle origini a Platone”, l’accattivante libro di Giuseppe Santillo. Già professore di storia e filosofia presso i licei veneziani, da politico impegnato, ha ricoperto importanti incarichi nell’amministrazione della città di Venezia al fianco del filosofo Massimo Cacciari, quando questi ricopriva la carica di Sindaco; nel presente si dedica attivamente al riscatto democratico della sua cittadina d’origine, Casoria. Il filosofo Berardo Impegno ha introdotto il tema della filosofia, come esercizio critico incessante della ragione in grado di frenare gli eccessi delle passioni, indirizzando l’uomo verso mete degne ed eticamente condivisibili, e di contenere i bassi istinti che da soli possono rendere gli uomini stupidi, insensati, simili a orribili bestioni, primitivi che “sentono senza avvertire”. Quest’oscuramento della coscienza razionale potrebbe comportare fenomeni sociali regressivi, lo sconfinamento verso soluzioni collettive belluine in cui, anziché riconoscere l’umanità dell’altro uomo, condividendone punti di vista, aspirazioni al bene e alla giustizia, scelte politiche aperte alla più vasta comunità del mondo, ci si chiude nell’ottica di una democrazia asfittica, cieca, insensibile all’Altro, che nega le giuste opportunità per ogni cittadino. Il ricorso storico, di vichiana memoria, la barbarie, è una possibilità storica oggettiva, pertanto incombe il dovere di intraprendere il cammino verso una democrazia più saggia e razionale che preveda un proficuo scambio tra politica e filosofia. Maria Elena Viscardi, in rappresentanza della Metis, la scuola di Counseling filosofico fenomenologico-esistenziale di Napoli, diretta da Giovanna Borrello, ha presentato i nuclei tematici di questa interessante rivisitazione del pensiero filosofico greco di Santillo. Il testo, arricchito da colorate illustrazioni, di facile comprensione, è rigoroso nei contenuti, espressi con semplicità ma al contempo con grande perizia filosofica e precisione storica. L’obiettivo dell’autore è che il libro arrivi a chi di filosofia non ne ha mai sentito parlare e si domanda per la prima volta: che cos’è la filosofia? I giovanissimi, i quattordicenni, dunque, il pubblico privilegiato dallo scrittore o chiunque, in un modo o in un altro, si sia sentito messo in disparte rispetto ad una disciplina in passato riservata a pochi. Non era certo questa l’opinione di Socrate che nell’agorà ateniese amava interloquire con i cittadini affinché essi, rinunciando alle false credenze, esaminassero se stessi e partorissero la verità, condividendola all’interno di un dibattito autenticamente democratico. Non verità astratte del tutto inutili per la vita quotidiana, ma ricerca di saggezza, l’obiettivo ultimo della consulenza filosofica che si muove non tanto nell’ordine della conoscenza ma nell’ordine del Sé (“Conosci te stesso”). La filosofia pratica diviene terapia delle passioni, ri-orientamento esistenziale, momento di trasformazione che consente di abbandonare idee standardizzate, comportamenti stereotipati, visioni del mondo che hanno procurato mal-essere. Lavorando con le idee è possibile realizzare concretamente una dimensione di vita diversa, raggiungendo pace e libertà interiori. È di quest’avviso Rita Felerico, giornalista e promotrice del cafè philo, che ha ricordato l’importanza degli scambi culturali nel Mediterraneo, in un’ottica di accoglienza, responsabilità, condivisione e non di conflittualità o barbaro rifiuto. La filosofia deve offrire la possibilità di acquisire consapevolezza di sé e degli altri, ma anche produrre maggiore fluidità d’azione, con scelte coerenti e lungimiranti. L’autore Santillo, come Platone, ha a cuore l’educazione dei giovani, i primi destinatari del libro, perché è certo che solo in tal modo sarà possibile influenzare positivamente la vita della città al cui centro vi deve essere sempre il cittadino, che ha cura della democrazia e nutre rispetto per le leggi.

Maria Elena Viscardi