Città metropolitana, insediata la Consulta anticorruzione e trasparenza dei Comuni

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Si è tenuta oggi a palazzo Matteotti, la seduta di insediamento della Consulta dei responsabili anticorruzione e trasparenza dei Comuni e degli altri Enti ed organismi del territorio della Città Metropolitana di Napoli.
Alla riunione sono intervenuti, oltre al sindaco metropolitano Luigi de Magistris i rappresentanti della Prefettura, della Regione Campania, di numerosi Comuni dell’area metropolitana, delle Università e della Camera di Commercio.
Nella sua introduzione, il sindaco de Magistris ha sottolineato l’importanza della iniziativa, prima nel mezzogiorno, e che fa parte del grande sforzo che l’intera Città Metropolitana di Napoli sta compiendo nel mettere a punto strumenti semplici chiari ed efficaci per prevenire la corruzione garantendo allo stesso tempo il massimo di trasparenza nella gestione amministrativa. “Non occorrono più norme – ha aggiunto de Magistris – ma quelle che regolano l’attività di chi amministra la cosa pubblica devono essere chiare e precise. In questo modo – ha concluso il sindaco metropolitano – si elimina l’alibi di chi preferisce l’immobilismo al rischio di fare scelte a favore della collettività ed allo stesso tempo si salvaguardano i dirigenti e gli impiegati onesti”.
La consulta insediata quest’oggi rientra nel Piano Nazionale Anticorruzione proposto dall’Anac e che individua in capo alle Città metropolitane il compito di porsi come Ente di coordinamento e supporto nei confronti dei Comuni del territorio, ed in attuazione di quanto previsto dal Piano Triennale di Prevenzione della corruzione e Trasparenza 2018/2020 della Città metropolitana di Napoli.
Il segretario generale e responsabile anticorruzione e trasparenza della Città Metropolitana di Napoli, Antonio Meola coordinando i lavori della consulta ha sottolineato l’importanza di offrire a tutte le diverse realtà territoriali, anche quelle più piccole, gli strumenti di interpretazione delle norme e di supporto nell’attività di prevenzione e contrasto della corruzione. E ciò anche attraverso nuovi strumenti informatici messi a disposizione di tutti gli Enti presenti nella Consulta.