Oncologia, il Pascale di Napoli apre le frontiere alla Russia

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In foto l'Istituto dei tumori Pascale di Napoli

Dopo la Cina il Pascale di Napoli apre le frontiere alla Russia. L’Istituto dei tumori di Napoli ha siglato un accordo con il Ministero della Salute della Federazione Russa per dare il via a corsi di formazione oncologica. Dal prossimo ottobre, e per i prossimi cinque anni, medici dell’Universita’ di Medicina Statale di Perm verranno a formarsi al Pascale. La cooperazione prevede pero’ che anche oncologi del Pascale vadano in Russia a formare giovani professionisti. Lo scopo di questa mobilita’ formativa, cosi come accaduto con la Cina (dallo scorso anno medici provenienti dalla Terra dei Ciliegi stanno affiancando i professionisti del Pascale) e’ quello di sviluppare progetti per studenti e medici sotto la guida degli specialisti e di incoraggiare scambi di informazioni, studi di ricerca condivisi e pubblicazioni scientifiche. Per ora la cooperazione riguardera’ prevalentemente l’oncologia testa collo e in particolare il reparto di Franco Ionna. E’ stato il chirurgo napoletano a sollecitare al management dell’Irccs partenopeo la cooperazione in seguito alle continue richieste provenienti dall’Istituto di Educazione Superiore dello Stato Federale Universita’ di Medicina di Perm. . Una cooperazione che conferma il grande lavoro di internazionalizzazione voluto dalla direzione del Pascale che finora ha portato a Napoli 90 medici cinesi (altri 360 sono previsti nei prossimi due anni), ma ha anche avviato accordi di cooperazione coni paesi dell’America Latina (in Colombia e’ nata la prima rete oncologica internazionale), con il Nord Africa ed ora con la Russia.