Due giorni Alis, dal mondo della logistica monito al futuro governo: Non si abbandoni il percorso intrapreso

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“Il nostro impegno è quello di giungere una proposta normativa per evitare che il nostro paese sia scavalcato da altri paesi concorrenti”: Lo dice Marcello Di Caterina, direttore generale dell’Alis. nel corso del dibattito su “Interporti, la necessità di mettere a sistema le diverse galassie” nel corso della seconda giornata di confronti che l’associazione ha promosso a Sorrento.
”Fino a oggi – dice Caterina – abbiamo fatto tanto e siamo nella condizione di apprezzare il lavoro svolto. Ci auguriamo che questo governo parta e parta presto perché non possiamo perdere quanto abbiamo fatto sin ora”. Il pensiero va alla politica ma anche all’apparato burocratico chiamato a portare avanti il lavoro svolto finora anche in un momento .di difficoltà del governo. A questo pezzo di stato “spetta il compito di rendere concrete le scelte che si fanno”.
Sulla stessa linea Bartolomeo Giachino, ex sottosetretario ai trasporti che parla dell’intermodalità in Italia: “Il paese non ha ancora capito che logistica e trasporti possono dare un contributo fondamentale alla crescita economica del Paese. La logistica per sua natura, se manca un pezzo, non funziona. Ecco perché dico che se non si fa la riforma degli interporti manca un pezzo. Il Paese ne ha bisogno. Le nostre aziende stanno perdendo quote di traffico rispetto all’estero perché il nostro sistema non consente le necessarie efficienze. Cosa altro manca? A due anni dalla riforma non c’è ancora l’istituzione dello sportello unico dei controlli”.
Anche Matteo Gasparato, presidente di Interporto Quadrante Europa Consorzio ZAI, parla delle riforme in atto lanciando un appello al mondo dell’interportualità e della logistica. “Non dobbiamo solo attendere le riforme ma dobbiamo tutti fare sinergia. E’ importante mettere in rete tutti i nodi. Perché i numeri già oggi sono a nostro favore”.
La parola passa quindi a Marco Spinedi, presidente di Interporto Bologna che illustra il progetto di Alta Velocita da Bologna a Marcianise: “La partenza – spiega – è prevista per ottobre. La nostra sfida è quella di ‘convincere’ le merci che vanno su Roma a salire su treno, così come è accaduto con le persone”. Un progetto spinto anche dallo sviluppo dell’e-commerce che è “l’evoluzione della Gdo”. Non a caso ora si sta pensando anche a dotare il trasporto ferroviario di “una o più carrozze refrigerate per movimentare diversi tipi di merci”.
All’appuntamento prende parte anche Amedeo Lepore, assessore per lo Sviluppo economico della Regione Campania, che focalizza la sua attenzione sulle zone economiche speciali: “La Campania è cresciuta nel 2018 ad un tasso del 2,3% – esordisce – Lo abbiamo fatto mettendo nella politica industriale della regione alcuni tasselli tra i quali le Zes sono una parte fondamentale. Nel 2016 abbiamo approvato un documento che è stato alla base poi della legge nazionale per il Mezzogiorno. E proprio in questa normativa le Zes sono diventate subito centrali. Abbiamo lavorato sulle Zone economiche speciali e puntando su ponti e retroporti. All’inizio l’idea era quella di guardare ai porti di Napoli e Salerno e solo alle zone retroportuali loro adiacenti, poi abbiamo aggiunto Castellammare e le aree interportuali lungo tre direttrici, quella Sud verso Salerno, quella Nord verso Marcianise e quella della Valle Ufita per i collegamenti con Bari. Questo disegno non solo è passato ma è diventato per imitazione anche un elemento su cui hanno riflettuto altre regioni”. Ora manca un pezzo: “Un semplice decreto del governo che istituisca le Zes, Quello che chiediamo al governo di firmare quanto prima questo Dpcm per fare in modo che nasca in Campania la prima Zes italiana”.
In tale discorso le infrastrutture rappresentano altro elemento essenziale. Enrico Maria Puja, direttore generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie ricorda alcune delle iniziative in corso: “Tra queste ci sono i lavori al Brennero che sono fondamentali per l’Europa, non solo per l’Italia. All’estero – dice Pujia – c’è un grande apprezzamento per quello che stiamo facendo. Ma ora non bisogna sprecare queste opportunità. Avere quattro corridoi a disposizione è una leva importantissima. E’ chiaro, ogni governo ha una propria strategia ma credo che sarebbe un errore gravissimo non dare continuità a questo lavoro. Molto spetta anche alle aziende e alle associazioni come Alis. Le riforme funzionano se tutti collaboriamo e se ci si muove avendo come punto di riferimento l’interesse generale”.