Si è concluso con l’approvazione di un manifesto sull’Europa (“Un’Italia europea”), di un documento politico sulle questioni economiche (spesa, fisco, liberalizzazioni) e di uno sulle libertà individuali il congresso dell’Alleanza liberaldemocratica Si è concluso con l’approvazione di un manifesto sull’Europa (“Un’Italia europea”), di un documento politico sulle questioni economiche (spesa, fisco, liberalizzazioni) e di uno sulle libertà individuali il congresso dell’Alleanza liberaldemocratica per l’Italia, che si è svolto nel fine settimana a Napoli, all’Hotel Terminus. Riflettori puntati sulla presenza pubblica nell’economia meridionale, nella seconda giornata di lavori, con gli interventi di Alessandro De Nicola, Enrico Zanetti (deputato di Scelta civica), e di Oscar Giannino. Raffaele Minieri (Ali) ha animato il dibattito tra Gennaro De Falco – che ha sottolineato la degenerazione ambientale e sociale del territorio meridionale e campano in particolare – Giacomo Zucco, che per il Tea Party ha richiamato l’importanza delle start up e del loro sviluppo in ambito privato senza interventi pubblici, Mario Staderini (radicali italiani), che ha indicato come il sistema dei servizi pubblici operi in un contesto mal governato a malfunzionante, in cui non solo le partecipate pubbliche, ma anche i soggetti privati tendono ad offrire servizi insufficienti rispetto ai bisogni, e Gianluigi Cassandra, che ha illustrato le possibilità di semplificazione e di miglioramento di gestione anche nelle attuali società partecipate. Il processo di aggregazione – Al centro del dibattito anche il processo di aggregazione dell’area liberale. Alessandro De Nicola ha presentato i progressi del tavolo sull’Europa con Alde e il dialogo tra i movimenti liberali. Enrico Zanetti ha inquadrato precise proposte operative (l’intervento di riduzione delle imposte – come l’Irap – deve essere accompagnato da contestuali riduzione delle spese) in una proposta politica più ampia, con posizioni liberali capaci di esprimere competenze di governo, una visione realistica e praticabile di trasformazione del Paese, scevra da radicalismi e improvvisazioni. Oscar Giannino ha ripercorso le principali sfide italiane dei prossimi mesi, dalla presidenza dell’Unione europea alla riduzione del debito prevista dal fiscal compact per quote annuali, indicando il rischio di desertificazione del tessuto economico. I documenti approvati – e redatti con il coordinamento di Diego Menegon – sono disponibili sul sito di Ali