Uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro di fondi Fse a favore del sistema universitario e dei giovani laureati campani. A dare il via libera alla Uno stanziamento complessivo di 50 milioni di euro di fondi Fse a favore del sistema universitario e dei giovani laureati campani. A dare il via libera alla nuova immissioine di risorse è la Giunta regionale su proposta del presidente Stefano Caldoro e del vice presidente con delega all’Università, Guido Trombetti. Le risorse Nel dettaglio 30 ml di euro sono destinati ai dottorati di ricerca da ripartire tra le Università Campane che negli ultimi tre anni accademici abbiano attivato almeno un corso di dottorato tenendo conto del numero di laureati con laurea magistrale o equivalente nell’ultimo triennio e della percentuale di ripartizione della quota premiale tra gli Atenei dell’ultimo fondo di finanziamento ordinario (ffo). La formazione del dottore di ricerca, comprensiva di eventuali periodi di studio all’estero e stage presso soggetti pubblici e privati, è finalizzata all’acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione; E ancora: 10 ml di euro sono destinati a borse di studio per le specializzazioni in materia sanitaria. Tali risorse sono destinate ad attivare borse di studio ripartite tra le Università regionali sulla base del numero di scuole di specializzazione attivate nell’ultimo triennio; 8 ml di euro da destinare agli assegni di ricerca e da attuare a cura degli organismi di ricerca; 2 ml di euro sono destinati, sotto forma di voucher, ai giovani laureati che intendono frequentare master di secondo livello. Nuovo ossigeno per compensare i tagli “Si tratta di una delibera di valenza storica con la quale si sostengono il sistema universitario e dei giovani laureati. Si pensi che il taglio complessivo al fondo di finanziamento ordinario (ffo) in Campania è stato di circa 30 milioni di euro. Dunque questa delibera pone rimedio agli effetti che derivavano dai tagli generati dalla crisi economica”, dice Trombetti. Che aggiunge: “Il provvedimento combatte la fuga dei cervelli perché attraverso i dottorati, gli assegni e le scuole di specializzazione diamo una forte motivazione per trattenere in Campania i migliori talenti. Le azioni programmate inoltre danno un forte contributo all’innalzamento delle competenze dei giovani finalizzate a valorizzare figure professionali di alto profilo, competitive, richieste dal mercato del lavoro, sostenendone dunque indirettamente, anche l’inserimento lavorativo”. “Investiamo nei nostri giovani e nelle eccellenze. – aggiunge Caldoro – Interveniamo noi in sostegno del sistema universitario campano che è fra i migliori del Paese”.