Olio, dal Consiglio olivicolo internazionale smentita sull’abolizione del panel test: Solo voci

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in foto Michele Bungaro, capo dipartimento dei servizi di informazione del Coi

Il Consiglio olivicolo internazionale (Coi) non ha alcuna intenzione di cancellare il panel test, lo strumento di valutazione delle caratteristiche organolettiche degli oli extra vergine, quanto piuttosto la volontà di rafforzare questo sistema con norme più stringenti per quanto riguarda il metodo di applicazione. A fare chiarezza sul tema, cessando ogni polemica tra Italia e Spagna, è Michele Bungaro, capo dipartimento dei servizi di informazione del Coi, con sede a Madrid, a margine della cerimonia di premiazione del “Sirena d’Oro 2018” alla Camera.
Nei giorni scorsi, infatti, era emerso che il fronte olivicolo spagnolo che fa parte del Coi insieme ad altri 43 Pesi in tutto il mondo, volesse abolire questo sistema di valutazione che stabilisce, insieme al rispetto dei parametri chimici, se un olio di oliva può essere venduto o meno come extravergine a garanzia della qualità. “Il panel test si basa sulla figura dell’assaggiatore – ha detto Bungaro – e non può in alcuna maniera essere messo in discussione; il Coi non ha mai avuto intenzione di prendere decisioni in questo senso, piuttosto è vero invece il contrario di volere rafforzare questo tipo di esame”.
A proposito della presa di posizione degli spagnoli contro il panel test, Bungaro ha anche detto che si è trattato “solamente di voci, perché di vero in questo senso non c’è nulla sulla carta; l’organo deputato a prendere una decisione del genere – conclude – è solamente il Consiglio olivicolo internazionale, ossia il plenum di tutti i 44 paesi che ne fanno parte, di cui 28 in Ue”.