“Sospetti su rapporto Haas-Ferrari”

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Roma, 28 mar. – (AdnKronos) – Force India e McLaren avanzano sospetti sul rapporto tra la Ferrari e la Haas, dopo le ottime prestazioni del team statunitense nella gara di apertura del Mondiale di Formula 1 a Melbourne. In Australia le due monoposto di Kevin Magnussen e Romain Grosjean hanno brillato sia in qualifica sia nella prima parte di gara, poi rovinata dai problemi nel fissaggio delle gomme durante i rispettivi pit-stop. La performance della scuderia di Kannapolis ha colto di sorpresa i rivali, tanto da spingere McLaren e Force India a insinuare qualche dubbio e a chiedere alla Fia di fare chiarezza.

“Non so come abbiano fatto, è qualcosa di magico e di mai visto prima in Formula 1. Non so come qualcuno che è nel Circus solo da un paio d’anni possa realizzare una macchina del genere. Succede per magia? Se è così, voglio la loro bacchetta magica”, ha detto Otmar Szafnauer, chief operating officer della Force India, in una dichiarazione riportata da Autosport.

E se Fernando Alonso, pilota spagnolo della McLaren ed ex ferrarista, ha definito una “replica della Ferrari” la nuova Haas, il direttore esecutivo del team di Woking, Zak Brown, si è spinto anche oltre e allo stesso magazine ha sostenuto che il rapporto tra i due team è “qualcosa che deve essere esaminato attentamente”.

Pur riconoscendo di non avere “alcuna prova” che possa far pensare a una violazione del regolamento da parte della Haas, Brown ha aggiunto: “Sappiamo tutti che hanno un’alleanza molto stretta con la Ferrari e penso che dobbiamo solo assicurarci che non sia troppo stretta”. E ancora, in maniera più esplicita: “E’ compito degli ingegneri e della Fia andare a dare un’occhiata più da vicino”.

I sospetti dei due team sono stati prontamente rispediti al mittente da Gunther Steiner, team principal della Haas. “Abbiamo una squadra che può essere orgogliosa di ciò che sta riuscendo a fare in questo momento – ha tagliato corto il numero uno del team statunitense – Non stiamo facendo nulla che non dovremmo o non potremmo fare”.