Pd, Tartaglione alla Direzione regionale: Un “club esclusivo”, dobbiamo chiedere scusa

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In foto Assunta Tartaglione

Un “club esclusivo” con “la nostra tessera, la nostra cerchia di amici, i nostri interessi da rappresentare”. Così il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione, descrive il Partito democratico nella sua analisi dei risultati ottenuti dal partito lo scorso 4 marzo in Campania e a Napoli, intervenendo alla Direzione regionale riunita in un hotel nel centro di Napoli. Tartaglione ha parlato senza mezzi termini di “sconfitta senza precedenti che al Sud si configura come una disfatta”. In particolare ha evidenziato il dato delle principali città italiane e, quindi, anche di Napoli, dove “il Partito democratico tiene tra le elite, perde anche una parte del ceto medio, sprofonda nei quartieri popolari. Se siamo intorno al 10% a Scampia, a Secondigliano, a Barra, a San Giovanni -ha spiegato Tartaglione- vuol dire che la povertà, il malessere, il disagio della gente sono da una parte, il Pd è dall’altra. Difendiamo con i denti il voto dei pensionati e, in generale, delle fasce d’età medio-alta, mentre i giovani ci ignorano o ci considerano qualcosa di dannoso. Siamo, dunque, un club esclusivo: abbiamo la nostra tessera, la nostra cerchia di amici, i nostri interessi da rappresentare. Se qualcuno bussa alla nostra porta gli chiediamo da dove viene e non perché è qui”. Secondo Tartaglione, “se questa è la realtà dei fatti, prima delle analisi che sono partite immediatamente dopo il voto, forse è opportuno chiedere scusa ai tanti che hanno creduto in noi e che abbiamo deluso, a tutti quelli che hanno trovato altrove una speranza che noi non abbiamo saputo offrire. Ed è opportuno rispettare chi ha fatto questa scelta: smettiamola, dunque, di autoassolverci raccontandoci che i Cinque stelle vincono al Sud perché c’è una massa di fannulloni che vorrebbe il reddito di cittadinanza. Queste persone, soprattutto i giovani, chiedono ascolto, opportunità e dignità. E dicendo questo, oltre a deluderli li offendiamo”, ha concluso Tartaglione.