Letteratura, Leopardi: ritrovate a Napoli 38 pagine inedite con appunti e riflessioni

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in foto un ritratto di Giacomo Leopardi

Trentotto pagine inedite di Giacomo Leopardi ritrovate nel corpus di manoscritti conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Le hanno ”scovate’ gli studiosi Marcello Andria e Paola Zito che per anni hanno infaticabilmente lavorato con altri colleghi alle carte del grande poeta recanatese e, dopo una lunga indagine interpretativa, le hanno pubblicate ora nel libro “Leopardi bibliografo dell’antico” (Aracne). Si tratta di un elenco di 557 annotazioni bibliografiche aggregate per lettera, in approssimativo ordine alfabetico. Non è, però, una mera lista di testi e autori da Omero ad Aristotele, da Platone a Cicerone, fino agli scrittori tardo antichi che il giovane poeta redige tra la fine del 1816 e l’inizio del 1817 nella “vile zolla” di Recanati. Lista che pur da sola testimonierebbe il vorace desiderio di conoscenza di quell’eruditissimo filologo diciannovenne qual era allora il figlio scalpitante e sempre inappagato di sapere del conte Monaldo.