Banche, un manifesto contro i tagli al personale in Campania

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Riportare le banche al servizio dello sviluppo economico sostenibile, del risparmio, degli investimenti, del lavoro, della professionalità. E’ questo l’obiettivo del manifesto AdessoBanca presentato a Napoli dalla First Cisl Campania, la federazione dei lavoratori delle banche, insieme alla Cisl Campania e di Napoli. Il documento elenca gli interventi necessari per ridare vitalità al sistema del credito: restituire le banche ai cittadini,
liberare i lavoratori dalle pressioni commerciali, salvaguardare i risparmiatori, dare valore ai crediti deteriorati (Npl) e combattere speculazioni e abusi, retribuire in modo responsabile i top manager e punire i responsabili dei disastri bancari.
“La Cisl Campania condivide totalmente il manifesto della categoria che richiama tutti alle proprie responsabilità sul come ‘fare banca’ oggi- ha affermato Doriana Buonavita, segretario generale della Cisl Campania- le proposte avanzate oggi mirano ad un cambiamento in positivo che metta in sicurezza i risparmi dei lavoratori e delle famiglie per un sistema credito efficiente ed efficace e che risponde ai dettami istituzionali. Ma soprattutto che parte dal presupposto della partecipazione, aspetto fondamentale per la Cisl anche nel settore del credito. Far partecipare alle decisioni chi decide di investire i suoi risparmi è una scelta di democrazia e lungimiranza economica. Negli ultimi anni il sistema del credito non ha certo brillato per vicinanza
alle famiglie e alla rete di piccole e medie imprese che caratterizzano l’economia della nostra regione”.
“La nostra articolata proposta si cala in un contesto che vede le banche , soprattutto quelle dei grossi gruppi, diminuire drasticamente la loro presenza sul nostro territorio – ha aggiunto Anna Borriello, segretaria generale della First Cisl regionale- nel 2016 in Campania la media di sportelli bancari ogni 100.000 abitanti era di 28 contro una media nazionale di 48. Da allora si è continuato a tagliare e contestualmente diminuiscono i posti di lavoro che nel 2008 nel settore erano 15.216 mentre a dicembre del 2016 sono diventati 12.545. Ora apprendiamo che il tanto pubblicizzato “Progetto Giovani” con cui Unicredit dichiara di voler effettuare 1.500 assunzioni, non ne prevede alcuna in Campania e neanche in tutto il sud Italia, anzi si prospettano ulteriori tagli”.