Pompei alla Fiera del Turismo di Vilnius, incontro con l’ambasciatore italiano

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In foto Stefano Maria Taliani de Marchio, ambasciatore d'Italia in Lituania

Pompei alla fiera del turismo di Vilnius. Il Parco Archeologico aderisce all’invito dell’Ambasciata Italiana in Lituania con l’Ambasciatore Stefano Taliani De Marchio, e della camera di commercio italo-lituana. Un importante incontro con il mercato turistico lituano che si sta da poco aprendo alla conoscenza della Campania. Il tema dell’esposizione e’ ‘ Travel Differently ! ‘ con l’obiettivo di incoraggiare i visitatori a scoprire non solo il turismo tradizionale ma anche quello di nicchia come ad esempio l’enoturismo , il film-induced tourism o gli avventurosi ed estremi viaggi in solitaria. Attraverso l’esposizione si possono incontrare operatori turistici alla ricerca di nuovi partner o clienti, ma può essere vista come una vetrina per chi è alla ricerca di nuove opportunità di cooperazione , di informazioni e scambi di idee con altri colleghi o professionisti del settore . Nella precedente edizione è stata registrata la presenza di oltre 20 differenti paesi come Russia, Paesi Baltici e Paesi Scandinavi. Nell’edizione di quest’anno gli Scavi di Pompei, per la prima volta presenti nella vetrina lituana, hanno conquistato la vetta delle mete turistiche più ambite. Nella prima giornata della fiera, lo stand che promuove il Parco Archeologico, e’ stato visitato da migliaia di potenziali turisti. Il 2018 si prospetta un anno di grande turismo per Pompei, proprio come lo è stato il 2017, anno in cui la città e’ stata seconda solo a Roma e al Colosseo, per il turismo. Esiste un solo luogo al mondo dove è possibile rivivere la quotidianità dell’antica Roma: è Pompei, la città sepolta. In questa amena località campana, vicino Napoli, sepolta dall’eruzione del Vesuvio oltre duemila anni fa, il tempo sembra essersi fermato consentendo a ogni visitatore di viaggiare nel passato come in una macchina del tempo. Ed è proprio per questo motivo che ha detenuto a lungo il primato di luogo più visitato al mondo.Pompei esprime il fascino dell’antico che racconta il passato ai moderni e in quanto eccezionale testimonianza del passato l’Area archeologica di Pompei , Ercolano e Torre Annunziata  è stata inserita tra i 53 siti italiani tutelati dall’Unesco nella World Heritage List. I resti delle antiche città romane di Pomoei ed Ercolano, sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. , offrono un quadro ineguagliabile della società e della vita quotidiana nell’antichità classica. Entrambe città di origine Osca passate sotto il dominio di diversi popoli, in seguito alla guerra sociale Pompei fu elevata al rango di colonia col nome di Cornelia Venera PompeianaC, mentre ad Ercolano fu accordato in definitiva il rango inferiore di municipiun.
Nel 62 d.C. Pompei fu semidistrutta da un terremoto e mentre la ricostruzione era in corso, il 24 agosto del 79 d.C., a causa dell’eruzione del Vesuvio, l’area della città e delle ville suburbane fu sepolta sotto uno spesso strato di pietra, cenere e lapilli, al contrario di Ercolano che scomparve sotto il fango vulcanico. Dal momento della scoperta delle due città sepolte, avvenuta nel XVIII secolo, gli studiosi ne hanno scavato importanti testimonianze architettoniche. Di Pompei sono rimasti il foro principale e gli edifici pubblici come il Capitolium (tempio dedicato alla triade divina di Giove, Giunone e Minerva), la Basilica (cioè il tribunale), e i bagni pubblici, compreso il foro triangolare, con due teatri. Il maggiore di questi è di origine greca, rimodellato però secondo il gusto romano. Tra gli altri edifici pubblici degni di nota sono le Terme Stabiane ben conservate. In realtà, Pompei, che era luogo di villeggiatura dei ricchi romani per la salubrità del clima e l’amenità del paesaggio, è famosa per la sua serie di edifici civili, disposti lungo strade ben conservate. La Casa del Chururgo è uno di questi, ma anche le case del Fauno e dei  Casti Amanti  sono esempi eccezionali dell’architettura dell’epoca. Tra queste degna di nota è la Villa dei Misteri che prende il nome dalle notevoli pitture murali che raffigurano i riti di iniziazione (“i misteri” appunto), del culto di Dioniso. Una caratteristica peculiare di Pompei è la ricchezza dei graffiti sulle pareti di tutti gli edifici. Al momento dell’eruzione erano imminenti le elezioni e sui muri si trovano scritte e ideogrammi di natura politica e sessuale. Di Ercolano, che la leggenda vuole fondata da Ercole, sappiamo di meno a causa della profondità a cui è stata sepolta anche se i suoi edifici sono meglio conservati. I Bagni, il Collegio dei Sacerdoti di Augusto, un teatro, sono quasi intatti. Come pure la Casa del Bicentenario e la Casa dei Cervi, che hanno ampi cortili e una ricca decorazione. Ercolano era una ricca città commerciale e nei suoi magazzini hanno resistito alla distruzione anche gli orci e le giare con cui venivano trasportate le derrate alimentari. L’area suburbuna di Oplontis, l’attuale Torre Annunziata, subì la stessa sorte di Pompei ed Ercolano a cui era vicina pochi chilometri. Rinomato luogo di villeggiatura con saline e complessi termali, all’area appartengono la cosiddetta Villa di Poppea  e quella di Lucio Crasso Terzo. In tutta l’area, che dal 1997 è considerata Patrimonio dell’Umanita’ , è possibile ammirare ancora oggi sculture, mosaici e pitture murali di rara bellezza.