Sanremo, 8 feb. (AdnKronos) – “Stasera con Claudio Baglioni canteremo ‘Poster’, che è una canzone purtroppo ancora attualissima, tra problemi e speranze. Vorremmo portarcela anche negli stadi se il maestro Claudio verrà a cantarla con noi”. Giuliano Sangiorgi parla così del duetto che vedrà protagonisti i Negramaro stasera sul palco del Teatro Ariston di Sanremo con il direttore artistico Claudio Baglioni, al quale rivolgono un invito a ricambiare la ‘visita’ durante il tour che a giugno li porterà negli stadi. Per Giuliano la scelta di ‘Poster’, inoltre, ha un valore sentimentale: “E’ l’unico brano che mio padre suonava al pianoforte”. Così come il rapporto con la musica di Baglioni: “I miei si sono innamorati sulle note di ‘quella sua maglietta finaaa’….”, confessa il frontman della band.
I Negramaro tornano al festival di Sanremo a 13 anni dalla loro partecipazione tra le Nuove Proposte, dove furono eliminati dalle giurie demoscopiche con il brano ‘Mentre tutto scorre’ che li consacrò poi al grande pubblico. Un’eliminazione shock segnata da numerose polemiche e che fece entrare la band nel leggendario ‘club degli esclusi’ di Sanremo. “Io ricordo che ci fu una tragedia perché dovemmo suonare due volte per un problema tecnico. E io non volevo assolutamente riuscire. Ero terrorizzato. Poi ci accompagnarono alla porta subito. Non avemmo nemmeno il tempo di realizzare dell’eliminazione, anche perché la sala stampa invece ci premiò. Abbiamo un buon ricordo in realtà perché tutti, Bonolis compreso, si dissero stupiti della nostra eliminazione. E stasera accenneremo anche quel brano”.
Oltre a ‘Poster’ e ad un accenno di ‘Mentre tutto scorre’, sul palco dell’Ariston la band salentina presenterà il loro ultimo singolo, ‘La prima volta’, secondo estratto dall’album ‘Amore che torni’, già certificato disco di platino, e subito ai vertici dell’airplay radiofonico. Ma nell’incontro con i giornalisti al festival non poteva rimanere fuori un argomento molto attuale e molto sentito che riguarda la loro amata Puglia: il destino dell’Ilva e la bonifica ambientale del territorio di Taranto. “Bisogna intervenire con decisione. Non si può permettere che gente continui ad ammalarsi e non si può permettere che oltre mille famiglie rimangano senza lavoro. Taranto è un problema mondiale. Perché qualsiasi problema di salute o ambientale ormai riguarda il pianeta”, sottolineano.