Puglia e Campania, dopo le nuove norme sulle Autorità portuali e la successiva razionalizzazione e semplificazione della disciplina, sono a lavoro su uno sviluppo comune della portualità. Se n’è parlato oggi nel terminal crociere del Porto di Bari in un incontro sullo sviluppo ed i nuovi assetti delle Autorità di sistema portuale (AdSP) delle due regioni, organizzato dalla Federazione Italiana Lavoratori Trasporti (Filt Cgil) di Puglia e Campania. Ad introdurre i lavori Maria Teresa De Benedictis, segretario generali della Filt Puglia: “Dopo aver raggiunto l’accordo tra il sistema campano e quello pugliese ora puntiamo a fare sistema anche tra le due Autorità pugliesi dello Ionio e dell’Adriatico”. “I primi risultati già si vedono – aggiunge Natale Colombo, segretario generali della Filt Campania – e nei prossimi anni in Campania sono già previsti 500 milioni di euro per finanziare lavori che cambieranno il volto dei porti”.
Anche Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’AdSP del Mar Adriatico Meridionale, chiarisce che “dal Tirreno all’Adriatico c’è forte interesse per l’area logistica ed il dialogo con Napoli è ormai quotidiano, anche sulle Zone economiche speciali (Zes)”. “Abbiamo sottoscritto un protocollo di collaborazione – spiega Pietro Spirito, presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale – per scambiarci buone pratiche e collaborare. Dobbiamo arrivare ad un sistema integrato, guardare al Mediterraneo dove passa il 20% del traffico mondiale marittimo”. “Si stanno delineando anche interventi importanti – dice Sergio Prete, presidente dell’AdSP del Mar Ionio – nel settore del lavoro portuale e su Taranto questo impegno è raddoppiato essendo un hub di transhipment”. Dialogo, collaborazione e co-progettualità i principali tre aspetti sottolineati durante l’incontro.