“Abbiamo varato un piano ospedaliero che prevede un risanamento radicale della sanità campana”. Così il governatore campano Vincenzo De Luca, durante la conferenza stampa di questa mattina sulla sanità che prevede, oltre al nuovo piano ospedaliero, un piano assunzioni per 4mila unità, un programma di edilizia sanitaria del valore di 170 milioni ottenuti, ieri, con la firma di un protocollo d’intesa con il ministero della Salute, l’eliminazione del ticket regionale, l’accordo con l’ospedalità privata per contratti biennali, le disposizioni per l’apertura di nuovi studi medici, lo sblocco della graduatoria per le farmacie, la definizione degli accordi con i centri antidiabete. “Con la certificazione del debito e il suo azzeramento entro l’estate riusciremo a liberarci di un macigno di 800 milioni per liberare un miliardo e 200 milioni per il settore. Il 2018 sarà l’anno del Piano ospedaliero – ha spiegato De Luca – Il vecchio piano Morlacco prevedeva una riduzione dei posti letto a carico dei presidi pubblici; decremento di n604 posti letto per acuti e 141 p.l. per post acuti ; il potenziamento del privato accreditato; la chiusura del punto nascita dei presidi Loreto Mare, Piedimonte Matese, Sessa Aurunca, Boscotrecase, Torre del Greco, Sapri, Vallo della Lucania; solo 5 Dea di II livello con 46 punti di accesso alla rete dell’emergenza/urgenza; la chiusura dei presidi Sant’Agata dei Goti, San Gennaro, Ascalesi, Incurabili, Procida, Da Procida, Agropoli, la parziale chiusura del Loreto Mare, l’accorpamento del presidio di Maddaloni all’Aorn di Caserta, presidio di San Felice a Cancello quale struttura riabilitativa e territoriale – ha sottolineato il governatore – Noi invece avremo un incremento di 1,637 posti letto; otto dea di I Livello e 9 di II; il recupero di presidi ospedalieri precedentemente chiusi dal 49 come stabilimenti annessi a un presidio principale con accorpamento di servizi strategici quali Incurabili, Ascalesi, Loreto Mare, San Felice a Cancello; ingresso delle Università nelle reti tempo/dipendenti con accettazione h24; apertura di nuovi Pronto Soccorsi rispetto al DCA 49/10 quali Azienda dei Colli, Scafati, Agropoli, Ravello, Maddaloni, Gragnano, Boscotrecase, Roccadaspide; la riconversione di ospedali dismessi in Ospedali di Comunità come quelli Bisaccia, Cerreto Sannita, San Bartolomeo in Galdo, Capua, Teano; l’agggregazione di stabilimenti attivi nell’ambito di una Azienda o un Presidio maggiore per migliorare l’offerta specialistica (Rummo con Sant’Agata e Pascale con Ascalesi, Eboli/Battipaglia/Roccadaspide, Vallo della Lucania/Agropoli, Torre del Greco/Boscotrecase); rivisitazione dell’offerta privata per le strutture con meno di 60 posti letto come previsto dal Dm 70, con disattivazione di 2 strutture private e relativi punti nascita – ha terminato – Inoltre per il 118 non ci sarà un numero unico regionale ma su base provinciale”.