Credito, Speranza (IW Bank): Ecco cosa cambia con le nuove regole sulla trasparenza

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In foto Adolfo Speranza
di Bruno Russo
Trasparenza bancaria e tutela degli investitori: paroloni che sembrano sempre di più esigenze cogenti, che l’Europa  rende proprie in previsione dell’assottigliamento del variegato sistema bancario, sottoposto oggi più di ieri a fenomeni di tendenza. Ne discutiamo con Adolfo Speranza, della struttura manageriale di UBI Banca, Consulente Finanziario.
Quali le novità  che costituiscono il fondamento della nostra discussione?
Ho iniziato come private banker e poi consulente libero professionista nel 2009 per arrivare poi in UBI Banca nel settore manageriale, attraverso il quale seguo altri consulenti e mi occupo di nuovi inserimenti. Quindi il mio compito principale è seguire clienti investitori valutando bene il settore di rischio. Orbene, la novità importante da sottolineare è a Nuova Direttiva Europea MIFID 2 che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018 a tutela degli investitori: non sarà più possibile proporre strumenti non adeguati al livello capacitivo del cliente, e ognuno di questi riceverà una lettera dalla banca con il dettaglio dei costi impliciti.
Cosa sono i costi impliciti?
Sono i costi dI gestione dei fondi dI investimento . Il cliente non vede sul suo conto corrente l’andamento del mercato che utilizza I suoi stessi soldi: i costi periodici vengono addebitati all’interno del fondo e sono riscontrabili nel prospetto informativo, ma nessuno lo legge. Ben diverso è, come accadrà dal nuovo anno, inviare ad personam una lettera improntata alla chiarezza e alla visibilità che contiene un centellinato dettaglio in merito.
Come si pone l’Europa in questo contesto nuovo?
La direttiva dell’Europa è una novità a tutela del consumatore che costringe le banche ad un forte cambiamento, e non è cosa da poco visti i costi che le stesse banche dovranno affrontare, e in questo senso e’ fortemente voluta da questa Europa . L’impatto nelle banche inciderà sui costi gestionali che normalmente vengono evasi dalla banca stessa. Ciò andrà sicuramente a vantaggio degli Istituti più forti, perché la concorrenza spingerà al ribasso le commissioni solo nel lungo termine; una evidenza che nel tempo spingerà le banche piccole verso sempre maggiori criticità nella sopravvivenza. Ci sono adesso strutture societarie che applicano costi altissimi: per queste sarà una grande sorpresa perché la banca sarà obbligata a dare comunicazioni anche di terzi, mantenendo quindi i prodotti della casa in una percentuale controllata e non preponderante come all’80%.
Come cambia oggi  la struttura manageriale nell’ambito delle attività di consulenza?
Unicamente nella consulenza esistono meno rendite di posizione, e quindi maggiore meritocrazia. Nel passato non regnava dinamicità nei vertici e la trasparenza era sicuramente minore.
Se il consulente segue solo il cliente, il manager coordina un gruppo di consulenti finanziari che sono alla fine sono misurati e valutati esclusivamente sulla base dei risultati. Diversamente accade in altri settori come per esempio quello amministrativo.
Un consulente oggi come può scegliersi una banca?
Deve essere un Istituto multibrand ovvero fornire un ampio ventaglio di possibilità e scelte; deve trovare un manager di cui fidarsi; occorre aderire ad un progetto forte e soprattutto credibile; occorre verificare che la banca sia attenta all’innovazione e alla soddisfazione del cliente, prediligendo, la comunicazione diretta e la bontà dei risultati ottenuti.
Come può invece un cliente scegliere una banca?
I requisiti di una scelta sono più o meno eguali tra consulente e cliente, li differenzia solo la pianificazione a medio e lungo termine  deI propri investimenti, nel senso che prima si investiva anche a tre anni, mentre oggi e’ impossibile ed occorre pianificare con il consulente i tempi giusti corrispondibili.
Proprio in materia innovazione si fa oggi un  gran parlare di denaro virtuale.
E’ una opportunità che va sicuramente in direzione contraria a quella trasparenza e digitalità che appare oggi come requisito fondamentale per la fiducia dei consumatori. Se poi parliamo del fenomeno dei bitcoin che sembra ottenere sempre maggior successo, la strada e’ ancora lunga ma le strutture social potranno in futuro sostituire le banche. Pero’ il rapporto umano e’ insostituibile come quello che proviene dall’azione del consulente.