Teatro Sannazaro, commistioni musicali tra antico e moderno con “Kronomakia”

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Nella splendida cornice del Teatro Sannazaro, giovedì 21 dicembre, alle ore 20.30, Daniele Sepe e Micrologus presentano “Kronomakia – la battaglia del tempo”: la performance nasce come vera e propria guerra contro il tempo combattuta con armi pacifiche quali la musica e gli strumenti musicali in una koinè dove musica medievale, araba, jazz, folk, rock/funk si fondono in un unico suono.
La performance nasce dall’incontro tra due ensamble: da una parte la Rote Jazz Fraktion composta da Daniele Sepe (sax e flauti), Emilia Zamuner (voce), Alessandro Morlando (chitarre), Tommy De Paola (pianoforte e tastiere), Davide Afzal (basso) e Paolo Forlini (batteria); dall’altra l’Ensamble Micrologus composto da Patrizia Bovi (canto, arpa gotica, castagnette, buccina), Goffredo Degli Esposti (flauto traverso, flauto doppio, zufolo e tamburo, cornamusa/electronic bagpipe, cennamella), Gabriele Russo (nickelharpa, viella, cornamusa, buccina), Simone Sorini (canto, citola), Enea Sorini (canto, salterio a percussione, tamburello, darbukka, bendir, riqq), Peppe Frana (oud liuto arabo). Apparentemente formazioni molto diverse tra loro ma che hanno saputo dialogare e creare un repertorio nel quale convivono, il tratto colto e quello popolare, il virtuosismo e l’approfondimento strumentale, il sacro e il profano. A coordinare la formazione allargata l’eclettica personalità del napoletano Daniele Sepe.
In particolar modo la formazione Ensamble Micrologus, nata nel 1984, ha il privilegio di aver contribuito per primi alla riscoperta, attraverso lo studio delle fonti e le indagini storiche, paleografiche, organologiche ed iconografiche, alla ricoperta della musica medievale, alla ricostruzione di strumenti musicali e di verosimili ipotesi di passi esecutiva.
Il programma prevede brani antichi tratti dai Carmina Burana, dalle Cantigas de Santa Maria e dal Libre Vermell de Monserrat e vere e proprie rarità come Gran Miragre, un Saltarello del Trecento conservato in un manoscrittto della British Library di Londra. L’esecuzione dei brani prevede l’accostamento di strumenti tradizionali e moderni, la chitarra elettrica all’oud, la tromba alla buccina, creando soluzioni musicali nuove ed originali.