Confessioni tardive pur di recuperare un po’ di notorietà

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Le molestie sessuali sono tra i delitti più gravi. Lo stupro peggio ancora. Ma sta diventando un’epidemia. Dovrebbe pur esserci una prescrizione. I media non possono diffondere notizie del passato remoto, anche se vere, sulla parola di una donna che fu famosa. Non serve né a fermare la violenza, né a suggerire un giusto comportamento odierno e neppure a punire i trasgressori di trent’anni fa. Solo a riappropriarsi per qualche ora della prima pagina dimenticata. Le accuse, non colpiscono lo sporcaccione, che, non è più l’uomo di quel tempo. Ma soprattutto mogli, figli e nipoti. Gettano fango su innocenti. La voglia di notorietà e di scandalizzare, però, è più forte di qualsiasi principio morale.

Gli agnellini minacciano la rivoluzione solo allo stadio

Perché soprattutto a Roma il malcostume sportivo? Lunedì sera l’ennesimo triste episodio. Con uno spintone a un avversario, che non c’entrava nulla, Immobile sfoga la propria rabbia per un rigore negato perché il fallo di mano in area è ritenuto involontario. L’attaccante ripete, così, il deprecabile gesto di De Rossi di qualche settimana prima. La sconfitta è un caso di vita o di morte. Dietro la bieca decisione c’è l’ombra  delle banche. Non si esclude c’è che ci sia lo zampino del governo. La tensione sale al massimo. Non basta piangersi addosso. Si medita addirittura una rivolta. Se, invece, ci privano dei diritti civili, come scegliere il proprio rappresentante in Parlamento, non è grave. Tutti zitti.

Purtroppo non sappiamo farci rispettare

Cesare Battisti sta scontando l’ergastolo in libertà in Brasile. Chissà se sarà mai estradato. Un criminale in casa può far comodo. È libero perché comunista, sostiene chi è ammalato di ideologia. Harald Espenhahn, consigliere delegato della Thyssenkrupp, condannato a 9 anni e 10 mesi per il rogo di Torino, non è nazista. Eppure è protetto anche lui. La Germania, che pretende di guidare l’Europa, non si fa scrupolo nel creare cavilli per ritardarne la cattura. Sette operai morirono bruciati. Anche Gerald Priegnitz (6 anni e 10 mesi) è libero perché tedesco. In carcere da due anni, ci sono solo italiani: Moroni (7 anni e mezzo) e Pucci (6 anni e 10 mesi). Per recuperare un po’ di dignità, meglio farli evadere.

Borse di studio coatte per aspiranti magistrati

A Como si manifesta contro un ipotetico, ma per ora, inesistente e innocuo fascismo. A Roma con la benedizione del Consiglio di Stato, addirittura protetto dai Carabinieri, prolifera indisturbato il nazismo. Alla scuola per aspiranti magistrati, chi beneficia di una borsa di studio, è costretto a raccontare esperienze sentimentali. Le donne debbono portare la minigonna e, pena l’espulsione, tutti rivelare l’identità dei fidanzati perché ne sia valutato il quoziente di intelligenza. Nessuno vigila sulla gestione di un pazzo che impone la segretezza. La denuncia di un padre, preoccupato per il deperimento della figlia, ha faticato a emergere. Il CSM, come un sindacato qualsiasi, si volta dall’altra parte.

Perché non abolire per legge la dignità, ormai superflua?

Qualsiasi argomento è ridotto a spettacolo. Il pubblico deve applaudire pure nei talk show dove si parla di politica. Deve  farlo sempre, comunque, a ogni intervento di chiunque, continuamente. Quasi un’esasperazione, per di più dannosa, che copre molte battute. Glielo ordina la regia e lui esegue. Sia che condivida o non sia d’accordo, sia che gli piaccia o lo infastidisca. Così tutto appare interessante e coinvolge chi sta a casa. Se no, non lo invitano più. Seppure sepolto tra le altre comparse, magari qualcuno lo vede e lo riconosce. C’è anche lui e risuscita grazie alla TV. Non lo pagano neppure. La dignità, si cede per così poco? Come, non conta nulla? Siamo nel terzo millennio, non esiste più.