Eternit bis, sentenza attesa tra stasera e domani

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in foto Stephan Schmidheiny

E’ attesa tra stasera e domani la sentenza della Cassazione sul processo Eternit Bis. Il Procuratore Generale della Cassazione Delia Cardia ha chiesto l’inammissibilità del ricorso della Procura e del PG di Torino contro la decisione del Gup torinese che aveva frazionato il processo per le morti da Eternit in 4 tronconi tra diversi tribunali (a Torino, a Vercelli, a Napoli e a Reggio Emilia), e aveva derubricato il capo di imputazione a carico di Stephan Schmidheiny da omicidio volontario a colposo. L’imprenditore e finanziere svizzero è stato condannato in primo e secondo grado per il reato di disastro ambientale, e poi assolto per prescrizione il 19 novembre 2014, ha ricevuto la contestazione dalla procura di Torino per la morte di 258 persone (ex lavoratori e residenti) tra il 1989 e il 2014. Per molti casi è intervenuta la sentenza di prescrizione, impugnata dal Procuratore della Repubblica e dal procuratore Generale della Repubblica di Torino, unitamente alla derubricazione del reato in omicidio colposo rispetto all’originaria imputazione di omicidio volontario, predisposta dal pm Gianfranco Colace.
“La Procura Generale -continua Bonanni- ha chiesto l’inammissibilità del ricorso per cassazione del Procuratore della Repubblica di Torino e del Procuratore Generale di Torino sostenendo la presunta erroneità della redazione tecnica dei due ricorsi per Cassazione. Ritengo, diversamente, che i magistrati della pubblica accusa (Procura di Torino e Procuratore Generale di Torino) abbiamo centrato l’argomento e in particolare i profili di illegittimità della sentenza del Gup di Torino che ha modificato il fatto dell’imputazione da omicidio volontario a colposo”. “Naturalmente sarà ora la cassazione a pronunciarsi con una sentenza che resterà comunque storica. In qualità di avvocato di parte civile -prosegue- ho insistito perché i ricorsi dei Pubblici Ministeri siano accolti ed in modo tale che i processo riprenda con l’imputazione di omicidio volontario”. La sentenza della Suprema Corte è attesa tra stasera e domani.