Omicidio Yara, confermato ergastolo per Bossetti Lui e la moglie in lacrime

55

Roma, 18 lug. (AdnKronos) – La Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha confermato la condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate (Bergamo) uccisa il 26 novembre 2010. Ricalcata quindi in pieno la sentenza di primo grado. Quindici ore per confermare che il muratore di Mapello resterà in carcere a vita. Il verdetto è arrivato a mezzanotte e mezza.

Bossetti, impassibile durante la lettura della sentenza, “ha pianto” poi nella gabbia degli imputati. Lo ha riferito uno dei suoi avvocati, Claudio Salvani, che ha aggiunto: “Si è assistito alla sconfitta del diritto”. I legali di Bossetti hanno quindi dato “per scontato” il ricorso in Cassazione. “Aspettiamo le motivazioni – hanno detto – ma il ricorso in Cassazione è scontato”.

Anche la moglie di Bossetti, Marita Comi, non è riuscita a trattenere le lacrime dopo la conferma della condanna all’ergastolo.

“Giustizia è stata fatta”: questo invece il commento dell’avvocato di parte civile del processo Bossetti, Enrico Pelillo, subito dopo la sentenza.

All’inizio dell’udienza, prima della sentenza, Bossetti ha voluto rivolgere un “sincero pensiero” alla ragazzina e urlare ancora una volta la sua innocenza. “Poteva essere mia figlia, la figlia di tutti noi – ha detto Bossetti – neanche un animale avrebbe usato tanta crudeltà”. Ma i giudici non gli hanno creduto.