Le buone notizie che vorremmo sentire

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1.

Mike Sellers è morto di cancro al pancreas. Ha lasciato la moglie, tre figlie ed un figlio. L’ultima, Bailey, la piccola di famiglia, aveva 16 anni quando il padre è morto. Quest’anno ha compiuto 21 anni e vive, da sola, a Jhonson City, in Tennessee. Al compimento del 21° anno, così come per gli altri tre anni precedenti, ha ricevuto un fascio di fiori dal padre, con una lettera bellissima “Questa è la mia ultima lettera d’amore per te, fino a quando non ci incontreremo di nuovo. Non voglio che versi più sola lacrima per me, piccola mia, perché adesso mi trovo in un posto migliore. Sei e sarai sempre il mio gioiello più prezioso che mi sia stato donato”. Nel tempo che gli era rimasto da vivere, aveva preparato dei regali per i suoi figli. Il più bello e tenero per la sua ultima figlia: i fiori per il suo compleanno fino al 21°. Una storia tenerissima, che ci ha raccontato Elvira Serra, su Il Corriere della Sera di lunedì 27 di novembre. Bailey l’ha raccontata sui cosiddetti social, finalmente utilizzati a fin di bene: per raccontare una bella storia d’amore. Ricevendone migliaia di “like”. “Sono felice che la mia storia abbia toccato così tante persone. Spero faccia capire che dobbiamo amare senza condizioni la nostra famiglia e non darla mai per scontata”. Sono le storie da diffondere a fronte delle mille di violenza che ci invadono da ogni dove. E che il Corriere della Sera abbia deciso di pubblicare, ogni settimana, un inserto dedicato alle “buone notizie”, che raccoglie una selezione delle storie positive della settimana, mi sembra un’iniziativa lodevole.

2.

Non aggiungerò “analisi” alle troppe di questi giorni sulle cause del decrescente tasso di natalità, di cui alla brutale notizia statistica: “L’Italia non fa figli!” e giù le cifre. E le analisi: fra l’ovvio ed il surreale. Ma tutte riferite a questioni economiche e di prospettiva. Ma nessuna, o quasi, riferita ai sentimenti: ma i figli sono “figli” dell’Amore o di queste mille alchimie?! Anche se fondate, per carità! Me la coppie, più o meno stabili, si amano o loro stesse si sentono precarie e quindi aggiungono alle tante un’altra considerazione fondamentale: mettere al mondo dei possibili “orfani”. Dell’amore, del calore di una famiglia che rischia di non esserci nel giro anche di poco tempo. Al netto dei tragici femminicidi, che lasciano sul campo orfani veri. Di entrambi i genitori. Senza contare le esigenze di libertà crescente degli stessi genitori, che fuggono da ogni dove: al lavoro, alle vacanze, ai social. Senza avere alle spalle le antiche famiglie, che ne attutivano l’assenza, con il loro calore. Per fortuna ci sono i migranti che hanno cominciato a proliferare in Italia. Anche con unioni miste, che rinnovano la specie di un popolo, il nostro, stanco e vecchio. Un rinnovamento, con “forze” fresche e giovani, sarà un bene, per la nostra società ripiegata su sé stessa. Temo senza futuro. Con le famiglie che si sgretolano e si vogliono bene di meno.

Franco Iacono