Il vincolo paesaggistico spetta allo Stato: la Consulta boccia legge della Campania

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in foto Silvana Sciarra, giudice costituzionale

“L’autorizzazione paesaggistica, finalizzata alla protezione ambientale, è assoggettata a una disciplina uniforme, valevole su tutto il territorio nazionale”. Quindi “spetta alla legislazione statale determinare presupposti e caratteristiche dell’autorizzazione paesaggistica, delle eventuali esenzioni e delle semplificazioni della procedura, in ragione della diversa incidenza delle opere sul valore intangibile dell’ambiente”. Lo stabilisce la Corte Costituzionale nella sentenza 246, redatta dalla giudice Silvana Sciarra, che dichiarato l’illegittimità di una norma della Regione Campania. La misura, contenuta nella legge finanziaria regionale 2011, disponeva che “non costituiscono attività rilevanti ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici” i mezzi autonomi di pernottamento collocati all’interno dei campeggi, quando conservino “i meccanismi di rotazione in funzione”, non possiedano “alcun collegamento di natura permanente al terreno” e presentino “gli allacciamenti alle reti tecnologiche, gli accessori e le pertinenze removibili in ogni momento”. La vicenda alla base della decisione della Corte riguarda un’ordinanza di demolizione di case mobili, strutture in ferro e roulotte emessa dall’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: il Tar la ha annullata sostenendo che l’Ente Parco non era titolato a emetterla, il Consiglio di Stato, invece, ha ritenuto legittimato il direttore dell’Ente e ha inviato alla Consulta la legge regionale dubitando della sua legittimità, dal momento che pone le finalità paesaggistiche sullo stesso piano di quelle urbanistiche ed edilizie. Un’impostazione accolta dalla Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittima la legge. Ora la causa tornerà di fronte al Consiglio di Stato che potrà pronunciarsi definitivamente sull’ordinanza di demolizione dell’Ente Parco.