Identità narranti, le sperimentazioni di Papari, Campagna e Ddt

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di Massimiliano Craus

Napoli è da sempre un crocevia dell’arte, quell’antica custodita gelosamente nei musei cittadini e quella più contemporanea esposta qua e là per le gallerie e le location più intriganti. Si avvicendano spesso artisti della nostra regione, alternandosi a firme nazionali e di caratura internazionale con un ventaglio di proposte sempre più o meno appetibile per gli appassionati e gli addetti ai lavori. Fino alla mostra di questi giorni, “Identification”, ospitata nelle sale della Galleria Serio di Via Oberdan, in pieno centro cittadino fino al prossimo 14 novembre. Qui troviamo le opere eterogenei dei tre artisti Alessandro Papari, Massimo Campagna e Lucio Ddt. Tre nomi che hanno in comune la ricerca e la sperimentazione della figura umana, attraverso tecniche e concetti diversi di interpretarne sia l’aspetto tecnico, che quello intellettivo.

Ma com’è nata questa esposizione al cubo? In realtà è uno spazio collettivo della memoria genetica, attraverso le generazioni per il fotografo Massimo Campagna; l’inevitabile mutazione genetica che la società moderna ha lasciato alle future generazioni post nucleari, nella figura di Lucio Ddt Art; la forza espressiva codificata in spinte cromatiche di una pittura in divenire che tra sintesi oggettuale e cromie informali, offrono lo spaccato della ricerca del pittore Alessandro Papari. Un lavoro collettivo che potremmo definire triangolare per i tre differenti punti di vista offerti ai numerosi visitatori fin qui registrati in galleria, con lo sguardo rivolto già al prossimo appuntamento al Pan nel 2018. Tuttavia ci preme entrare nello specifico, ricordando le belle parole spese da Gianni Nappa nell’introduzione alla mostra e di cui noi condividiamo appieno l’iter conoscitivo ed illustrativo scelto dal critico d’arte. A cominciare dallo scoprire nell’opera di Massimo Campagna un ritratto di tre generazioni della sua famiglia, partendo dal padre e arrivando a suo figlio dimostrando come la genealogia od il pedigree di un individuo è la sequenza degli individui che hanno in comune con esso una parte del loro patrimonio genetico.

Qui l’artista con la sua scelta negli anni di immagini fotografiche dove intervenire con la manipolazione in tecniche miste, vira su un concreto asse genetico di cui è parte centrale, partendo dalla foto del padre giovane e terminando con suo figlio giovane. Lucio Ddt Art porta invece avanti la sua tematica legata al post nucleare, che da anni lo segnala nel panorama contemporaneo italiano, ed anche nella sua opera l’identificazione di un’entità umana oramai aliena, pone l’uomo di fronte ai suoi guasti, alle sue brame di industrializzazione e distruzione; una denuncia che da venti anni Lucio porta avanti come linguaggio personale e riconoscibile, ma sempre come atto di speranza, che redima un’umanità persa nel consumo della terra e del futuro. Del resto Lucio Ddt ha impresso nel proprio nome d’arte l’intera poetica che lo contraddistingue da sempre, cercando non tanto il colpevole quanto invece la soluzione. Soprattutto il Ddt va inteso come veleno universalmente adottato contro l’umanità che Lucio intende allertare attraverso la propria opera nuda e cruda.

Alessandro Papari è infine uno dei pochi pittori che nell’arco della sua carriera artistica, ha sempre colto i termini di una dedizione totale al fare e alla visione di un mondo emarginato, spesso per scelta; e l’artista con una pittura solida e di contenuto tecnico elevato, ne esalta l’espressione che nell’opera presente in mostra raffigura una “sciamana” che si correda di slanci cromatici in contrapposizione tra gesto e resa reale. Un pittore cerca sempre la ragione del proprio fare e Papari la trova nella sua capacità di emozionarsi ancora nel dipingere e nel trasferire ai suoi allievi non solo la base tecnica, ma anche il “mestiere” di sapersi ritagliare una identità riconoscibile, che nel suo caso lo ha visto parte di scelte curatoriali e di aziende di spessore nazionale che lo hanno inserito nei cataloghi dei migliori artisti emergenti italiani.