Acquisto di quote all’asta: sei fuori di testa o sei un genio degli affari?

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Oggi voglio parlarti di investimenti immobiliari in modo differente.
Secondo te è vantaggioso acquistare alle aste quote di immobili?
Secondo alcuni è da scemi, perché il ragionamento che si fa è questo: mi presento a un’asta per comprare una parte di immobile, spendo soldi, alla fine divento proprietario per il 50% – se mi va di lusso – e poi che me ne faccio? Vendo mezza proprietà a un altro? E chi se la compra? Morale della favola, se acquisto una quota di immobile sono uno scemo!
Eppure le cose non stanno esattamente così e se leggi la storia che sto per raccontarti, ti accorgerai che comprare una percentuale di immobile può avere dei risvolti davvero strepitosi.
Ecco quanto ho guadagnato comprando una quota immobiliare all’asta
Anni fa ho comprato il 50% di una proprietà immobiliare durante un’asta, pagandolo 8.121 euro. Hai letto bene: il mio investimento fu di soli 8.121 euro e divenni comproprietario di un buon immobile insieme a Stefania M.
Tieni presente che un investimento immobiliare è tale solo se rivendi velocemente quello che hai comprato, quindi contattai immediatamente Stefania M. e le proposi di acquistare la mia quota per 30.000 euro. In questo modo, lei avrebbe ottenuto la piena proprietà della casa e io ci avrei guadagnato circa 22.000 euro. Ma avevo fatto i conti senza l’oste, perché Stefania mi rifiutò la proposta.
Il secondo scenario possibile era invertire le parti e quindi le proposi di vendermi la sua quota sempre a 30.000 euro, ma anche questa volta ricevetti un rifiuto e non mi rimase che rivolgermi al tribunale.

Decisi, allora, di seguire la strada più lunga iniziando una causa giudiziaria, e mi affidai a un avvocato esperto.

Regola importantissima da seguire in questi casi:
i tempi legali sono molto lunghi, ma possono accorciarsi notevolmente se scegli un avvocato specializzato nel settore immobiliare. Evita un avvocato specializzato negli incidenti stradali o che si occupa di altri tipi di controversie!
La casa è andata all’asta, un familiare di Stefania M. l’ha acquistata interamente per 105.000 euro e ora ti faccio anche due calcoli sull’affare che ho fatto:

• spesa del mio investimento = 8.121 euro
• prezzo di vendita dell’intero immobile = 105.000 euro
• il ricavo lordo dalla mia quota = 52.500 euro
utile lordo dell’investimento = 52.500 euro – 8.121 euro = 44.379 euro!

Ma non è finita qui
In realtà il mio guadagno è stato maggiore di 44.379 euro, perché quando chiesi al tribunale la divisione giudiziaria dell’immobile, il giudice assegnò ad un tecnico (CTU – consulente tecnico d’ufficio) l’incarico per individuare il valore di mercato dell’appartamento.
Chiesi anche al geometra – devo dire in quel caso molto bravo – una valutazione dei canoni di locazione medi per la zona in cui si trovava la casa.
Alla fine, quindi, ho ottenuto dal giudice anche il pagamento dei canoni di locazione dal momento in cui ero diventato comproprietario fino alla vendita a terzi di quell’immobile (circa 7 anni di attesa!).

E il giudice mi ha dato ragione, perché Stefania M. aveva usufruito del bene per tutti quegli anni, impedendomi di fare lo stesso.
Ora dimmi tu se chi acquista quote all’asta è uno scemo o uno che sa il fatto suo.
Ricorda, però, la legge 80/2006 ha cambiato le regole e vieta di vendere quote immobiliari.
Se vuoi investire comprando percentuali di proprietà, hai 2 strade:

• le divisioni ereditarie;
• vecchissime procedure di vendita all’asta.
Se poi hai già acquistato quote immobiliari e vuoi raccontarmi come è andata, lasciami un commento e fammi sapere la tua!

P.s. Non ti dico cosa accadde quando mia moglie scoprì che ero comproprietario di una casa con Stefania M.! Dovetti subire le furie di cui è capace solo una donna gelosissima, che scopre suo marito in flagranza di reato con l’amante… ma erano solo quote immobiliari, nessun adulterio. Affari, semplicemente affari!

Buona Vita
Antonio Leone