Neuropsichiatria dell’Infanzia, premiate 5 ricerche a Napoli

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Main thing that children were healthy. Beautiful mother with her son smiling and talking with handsome middle aged pediatrician in his office

La Societa’ Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia) apre una sezione ‘giovani’. “I neo-specializzati e gli specializzandi in neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Npia) portano uno sguardo nuovo sul mondo del lavoro in cui stanno cominciando ad entrare, hanno una diversa capacita’ di leggere i bisogni dell’utenza rispetto a chi ormai lavora da tanti anni nel campo”. Cosi’ Antonella Costantino, presidente della Sinpia, spiega alla Dire il perche’ di questa novita’. “Vogliamo costruire un raccordo che possa facilitare gli scambi e i confronti- continua la presidente- in modo da sollecitare noi ‘anziani’ a dare risposte piu’ appropriate ai bisogni che cambiano. È una comunicazione importante sia perche’ i giovani portano nuove sollecitazioni e risorse di vitalita’, impegno e idee alla Sinpia e al suo consiglio direttivo, sia perche’ invita a riflettere sulle modalita’ formative piu’ idonee”. L’area dei disturbi neuropsichici in eta’ evolutiva e’ una delle “piu’ complesse per quanto riguarda gli intrecci multifattoriali in gioco nei disturbi. Negli ultimi 20 anni le neuroscienze ci hanno aperto un nuovo universo su come crescono i bambini dal punto di vista neuropsichico e della salute mentale. Lo stesso si puo’ dire rispetto agli interventi- chiarisce Costantino- abbiamo piu’ frecce nei nostri archi rispetto al passato ma, a differenza di quanto accade in altri ambiti della Medicina, non basta leggere articoli per acquisire informazioni e poi riapplicarle. Dobbiamo acquisire competenze e percorsi che richiedono tempi diversi”. La formazione nel campo della neuropsichiatria infantile e’ un tema articolato: “Qualsiasi tipo di intervento terapeutico-riabilitativo nel nostro ambito richiede lo sviluppo di competenze. Occorrono ore di formazione per apprendere a ‘saper fare’ e a ‘saper essere’ nell’ambito delle tecniche che man mano si sviluppano. Inoltre- sottolinea Costantino- dobbiamo imparare come si rimodulano queste tecniche non solo sulla specificita’ del singolo individuo, ma nell’intero contesto sociale”. La maggior parte della letteratura scientifica “viene dal mondo anglosassone e non puo’ essere applicata alla lettera nel contesto italiano, che e’ completamente diverso. Ad esempio- aggiunge la neuropsichiatra infantile- in Italia abbiamo un sistema scolastico e sociale inclusivi, mentre gli anglosassoni hanno ancora le classi speciali. È evidente che il modo di agire e di applicare le tecniche sara’ diverso in questi due paesi”. Come Sinpia “riflettiamo su quale tipologia formativa approfondita possiamo inserire nelle Fad (Formazione a distanza)”. L’intento della Sinpia e’ far crescere tutti i suoi soci. “Lo abbiamo fatto anche mostrando al 28° congresso nazionale a Napoli i contenuti dei lavori di giovani neuropsichiatri vincitori di premi di ricerca. Sono venuti a spiegarci cosa ha funzionato nei loro studi e come si sono mossi”. Inoltre, sempre a Napoli la Sinpia ha premiato 5 poster, uno per ogni sezione della Societa’ scientifica: Il premio di Epidemiologia e’ andato ad Antonella Rigon, neuropsichiatra infantile dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, sulle ‘Emergenze psichiatriche in eta’ adolescenziale’. “È uno studio comparativo tra soggetti italiani e stranieri- commenta Costantino- un tema molto rilevante, in particolare quando si tratta di minori stranieri non accompagnati per i quali il percorso e’ drammaticamente traumatico. Ci occupiamo di tali problematiche al Policlinico di Milano da piu’ di 10 anni”. Per la sezione di Psichiatria e’ stato premiato il poster dedicato al tema de ‘La connettivita’ nell’autismo’ di Eugenia Conti, neurologa del dipartimento clinico di Neuroscienze dell’eta’ evolutiva, Irccs Stella Maris (Pisa). Lo studio si e’ focalizzato “sull’iperconnetivita’ precoce e su come questa possa differenziare l’autismo dagli altri disturbi dello sviluppo. Nei primissimi anni di vita, quando si intercettano i disturbi del neurosviluppo attraverso screening e valutazioni, non e’ scontato che nel tempo si confermino come disturbi dello spettro autistico. Potrebbe trattarsi di gravi disturbi del linguaggio o della regolazione- precisa Costantino- perche’ nei bambini molto piccoli le sintomatologie possono assomigliarsi molto”. Il premio della sezione Riabilitazione e’ stato assegnato ad Elena Vanadia, neuropsichiatra infantile dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) sulla ‘Efficacia terapeutica del modello evolutivo a mediazione corporea per i disturbi autistici nell’infanzia’. “Si tratta di uno dei possibili approcci relativi ai disturbi dello spettro autistico e che si colloca all’interno dei modelli evolutivi”, conclude la presidente della Sinpia. Nella sezione ‘Neurologia’ e’ stato premiato uno studio genetico “sui risultati preliminari del sequenziamento degli esoni in una coorte di pazienti siciliani con un’encefalopatia a esordio precoce, che interferisce con lo sviluppo e determina le crisi epilettiche”. Infine, nella sezione Neuropsicologia, il premio e’ andato ad una ricerca su ‘Gli scacchi e le funzioni cognitive nel disturbo da deficit di attenzione con iperattivita’ e impulsivita”.