“La crisi economica, i decenni di mancata crescita, che gravano sui lavoratori, sulle famiglie e sui giovani, lasciano il nostro Paese in una situazione che è ancora di grave difficoltà”. Così il presidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori (Mcl), Carlo Costalli, ha aperto il suo intervento al convegno “Quale futuro per pensioni, disabilità e corruzione nel mondo del lavoro”, che – sabato 21 ottobre nel Centro Congressi dell’Università Federico II – ha preceduto la consegna del “Premio Cardinale Crescenzio Sepe”, promosso dal Movimento e giunto alla sesta edizione. “Sebbene i dati dell’Istat stimino una crescita degli occupati, il tasso di disoccupazione giovanile è sempre altissimo, soprattutto al Sud – ha detto Costalli –. I segnali di una vera ripartenza, che pure ci sono, costituiscono una grande opportunità se vengono colti e implementati, ma c’è bisogno di politiche chiare e di proposte forti, elaborate in collaborazione con le forze vive del Paese. Sono necessarie riforme strutturali vere, una politica industriale credibile – e lo sta facendo finalmente il ministro Calenda –, la riduzione del cuneo fiscale, il pagamento dei debiti pregressi della pubblica amministrazione”. Il mercato del lavoro è “caratterizzato da un tasso di inclusione basso, da inaccettabili squilibri e, particolarmente in alcune regioni, dalla presenza di lavoro sommerso, una piaga drammatica che molto spesso rappresenta la risposta alla mancanza di lavoro buono”, ha sottolineato il presidente. Tra i temi affrontati anche la diminuzione delle nascite, una dinamica negativa che va invertita attraverso “politiche efficaci di conciliazione tra famiglia e lavoro, servizi per le madri e per le famiglie più che bonus una tantum”. E poi l’immigrazione, “che va sicuramente governata”, ma sulla quale “continua a mancare una visione strategica, che definisca con lealtà e trasparenza i reciproci doveri di accoglienza, di solidarietà, di formazione linguistica, culturale e professionale”. L’Italia sta attraversando “un momento pieno di criticità – ha concluso Costalli – e la fine ordinata della legislatura è un obiettivo che dovrebbero porsi tutte le forze politiche responsabili. La legge di bilancio mai come ora ha bisogno di un clima di condivisione”.