Falso in atto pubblico e abuso d’ufficio per aver falsificato i bilanci comunali. Sono le accuse che la procura della Repubblica di Avellino muove al sindaco Paolo Foti e ad altre 12 persone, tra assessori in carica ed ex amministratori, un dirigente comunale e il collegio dei revisori dei conti del Comune di Avellino, che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. La procura si appresta quindi a chiedere il rinvio a giudizio al termine dell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza, sulla scorta di un esposto di un consigliere comunale di opposizione. I fatti risalgono al 2013, quando l’amministrazione a guida Pd avrebbe adoperato alcuni artifizi contabili per evitare di dichiarare il dissesto. Secondo la procura non sarebbero stati iscritti a bilancio alcuni debiti anche per svariati milioni di euro. Gli indagati potranno ora presentare memorie difensive prima che venga chiesto il rinvio a giudizio.