L’appello del ceo di Capri Watch al sindaco di Capri

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Di seguito pubblichiamo la lettera aperta al sindaco di Capri dal Ceo di Capri Watch Silvio Staiano
Egregio Sig. Sindaco le invio questa mia lettera aperta e pubblica, perché pubblico è diventato “ il caso” accaduto Martedì 26 settembre alle 9 del mattino, quando è stato perpetrato un vero e proprio abuso nei miei confronti alla stregua di una “spedizione punitiva”. Ho voluto inviarle una lettera aperta perché “ il caso” è stato oggetto di discussione nella assise pubblica del Consiglio Comunale di ieri 4 ottobre. Vorrei solamente rammentarle che io sono uno dei settemila ed oltre cittadini di Capri, un imprenditore  serio e rispettato, che rispetta le leggi e non le viola, cosi come si vuol fare apparire. Infatti in data 28 settembre con posta certificata indirizzata alla SV, alla Segreteria ed al responsabile dell’UTC che ha coordinato l’intervento relativo all’ordinanza di rimozione della tenda, sulla quale è in corso un’ opposizione amministrativa, come prevede la Legge, ed invece è stato lo stesso dirigente ad ordinare a quattro operai del Comune la distruzione di un mio bene. Senza contare l’aggressione di cui sono stato oggetto e che ho portato a Sua conoscenza nella lettera di cui sopra unitamente alle ingiurie, offese volgari ed improperi rivolte alla mia persona. A tali atteggiamenti nel Consiglio Comunale Lei risponde (come riportato integralmente) “mi dispiace che Via Camerelle si sia trasformata in uno scenario che non merita” aggiungendo poi “per poter montare poi casi che diciamo sono molto molto meno gravi di tanti altri”. Frasi che non censurano affatto gli atteggiamenti avuti nei miei confronti, e che ho documentato e sarei stato ben felice di poterglieli mostrare, solo se lei avesse avuto la benevolenza di rispondere alla mia lettera del 29. Leggo invece sul giornale La Repubblica di ieri una sua dichiarazione in cui afferma:
“Mi pare eccessivo quello che sta accadendo, per una strada internazionale come via Camerelle, e sono avvilito – dice il sindaco – che di fronte a questa pagliacciata gli altri negozianti non abbiano niente da eccepire. Lui può avere diecimila ragioni, ma le deve far valere in altre sedi. Il suo è un brand di tutto rispetto, fa un lavoro importante per l’ isola, ma il rispetto delle regole deve valere per tutti, nessuno escluso”.
Evidentemente lei ritiene che io sia l’unico esercente abusivo di tutta la rete commerciale, (di questo poi ne discuteremo in un’altra sede) e infine nella dichiarazione finale Lei afferma che:
“noi abbiamo un piano colore, deve essere tutto in bianco”.
Chiedo quindi alla SV Ill.ma “ mi può far conoscere in quale ufficio devo recarmi per prendere visione di questo documento?”
Con osservanza,
Il Cittadino Silvio Staiano