Open Fiber, Bassanini: Aperti pochi cantieri, pesa la burocrazia

84
“Siamo in attesa delle ultimi autorizzazioni comunali, i cantieri sono partiti, ma è poca roba”. Lo ha riconosciuto il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, commentando le recenti dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, preoccupato per l’andamento della realizzazione della rete in fibra con i bandi Infratel, aggiudicati proprio a Open Fiber. “Calenda fa benissimo a dire che il governo deve monitorare – ha aggiunto Bassanini – ma questo riguarda non solo Open Fiber, ma anche le amministrazioni, che devono cooperare con il governo nell’attuazione del piano e non mettere i bastoni tra le ruote”. Insomma, ha concluso, “le burocrazie sono sempre un problema”.
Rispetto al piano per la banda ultragoverno annunciato dal governo Renzi due anni fa che, ha sottolineato Bassanini, “era molto coraggioso e avveniristico”, gli intoppi non sono stati pochi. Bassanini ha citato in particolare il fatto che “la Dg Competition ci ha messo un anno per dare il via libera al bando per le aree bianche”, poi “ci sono state le procedure per i bandi, i ricorsi, il Tar che per fortuna li ha respinti tutti”. Alla fine, ha concluso, “la firma della concessione per il primo bando c’è stata due mesi e mezzo fa”. Non solo: “C’è anche chi dice che per ciascuno dei comuni, che sono 6.300, dovremmo bandire una gara per la progettazione e per la realizzazione della rete, quindi 6.300 gare. La nostra idea invece era di agire su base regionale”.
“Prevediamo che entro fine ottobre tutti e 51 comuni della fase 1 vengano assolutamente aperti. Il processo si è avviato, sono abbastanza ottimista per il futuro” dice il presidente di Infratel, Maurizio Decina, che ha fatto il punto sui cantieri del primo bando Infratel per la posa della fibra nelle aree bianche assegnato a Open Fiber.