Il dopo elezioni al Bundestag e’ stato seguito in diretta dall’Ambasciatore Susanne Wasum-Rainer e dai suoi ospiti che hanno potuto guardare live su maxischermo i commenti a caldo della tv tedesca e di quella italiana, nonche’ assistere all’interessante dibattito a cui hanno partecipato tanti giornalisti delle maggiori testate, introdotti dal discorso dell’Ambasciatore. “Avrei preferito un risultato migliore ma sono comunque contenta” ; le prime dichiarazioni di Angela Merkel sintetizzano il morale del dopo elezioni, e nelle more di una democrazia forte dimostra, a differenza dei timori esteri, che la vittoria dell’ultradestra non deve spaventare nessuno. Un primo ministro che e’ nato e pasciuto da una situazione di ingovernabilita’ , non avra’ certo paura di certe instabilita’ e populismi, ma e’ chiaro che in Germania la propaganda di destra ha meno vincoli di quanto ne possa avere in un altro stato europeo come l’Italia.
Quindi lo scenario non e’ facile ma l’economia e l’internazionalizzazione imprenditoriale non deve temere da cambi di scenari possibili in Germania, ma dalla sommatoria degli umori anti europeisti che a questo punto, non possono essere piu’ sottovalutati.
La possibile alleanza con verdi e liberali dipende dalle distanze che questi due partiti hanno sempre avuto, e che potrebbero incidere sulle scelte economiche, ma sempre nella prospettiva che l’unica scelta possibile deve mantenere in vita la grande coalizione che ha dimostrato ampiamente gli anni, e domare la nuova posizione di opposizione svolta dai socialdemocratici.
La notizia più ripresa dai media tedeschi e in giro per il mondo è lo storico risultato ottenuto dall’AfD, che in poco tempo è riuscito a diventare il terzo partito della Germania. È la prima volta dal Secondo dopoguerra che un partito di estrema destra ottiene seggi all’interno del Parlamento. L’AfD ha condotto una campagna elettorale molto dura nei confronti di Merkel e delle sue politiche, soprattutto sui temi dell’immigrazione e le scelte del governo uscente di accogliere centinaia di migliaia di rifugiati provenienti dalla Siria e da altri paesi a maggioranza musulmana. L’AfD chiede la chiusura di moschee e minareti, definisce la cultura islamica incompatibile con quella tedesca e molti suoi membri negano o ridimensionano le responsabilità storiche del nazismo. L’AfD nelle passate elezioni locali aveva ottenuto buoni successi nella Germania occidentale, e questa volta ha rafforzato i suoi successi anche a est, dove in proporzione il numero di nuovi immigrati è più basso rispetto al resto del paese. Il leader del partito, Alexander Gauland, ha ringraziato gli elettori a Berlino dicendo: “Cambieremo questo paese. Daremo la caccia ad Angela Merkel e a chiunque altro, e ci riprenderemo questo paese”.
E’ indubbiamente non facile prevedere un governo possibile , ma non e’ una sconfitta strategica di Angela Merkel. C’e’ da sperare solo che il feeling con Macron che si svela sempre di piu’ all’orizzonte, non ridisponga sul tavolo delle internazionalizzazioni, quell’Europa a due corsie che ha relegato l’Italia al ruolo di Cenerentola: accadde anni fa ma e’ un problema quanto mai attuale , ascoltando le frasi sugli assetti possibili dell’Europa futura. Un asse preferenziale Macron Merkel per una Ue dove avanzano i partiti
nazionalisti? Macron vuole una Europa coesa e magari un esercito comune ; Angela Merkel ribadisce il valore della Germania in una economia rinnovata, ma il ruolo dell’Italia specialente in merito al problema dell’immigrazione , merita valorizzazioni piu’ concrete visti i successi che il nostro brand ottiene in tutto il globo.