DigiTaxi: per l’app napoletana successo tra i turisti stranieri

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Prenotare un taxi dal proprio smartphone, conoscendo il costo presunto della corsa prima di salire in vettura e l’itinerario ottimale: da gennaio scorso a Napoli è possibile farlo grazie a DigiTaxi, l’applicazione per Android e iOS che intende migliorare la qualità e la trasparenza del servizio taxi, oltre che ‘decongestionare’ il centro urbano e renderlo più vivibile, incoraggiando i cittadini a lasciare a casa l’auto e facendo così diminuire il numero di quelle in circolazione. Scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play, l’app – DigiTaxi per i clienti, DigiTaxi Driver per i tassisti – nasce dall’esperienza del gruppo Facebook “Taxi in città tariffa max. € 6”, fondato nel 2011 da Michele Palmieri, che oggi conta oltre duemila iscritti. “Noi membri, circa un centinaio, nel 2013 ci siamo riuniti e abbiamo avviato la startup innovativa DigiTaxi – racconta Palmieri a IlDenaro.it –. Nel 2014 abbiamo lanciato la versione 1.0 dell’app, che abbiamo sperimentato con un gruppo di tassisti e un gruppo di utenti, e a gennaio 2017 siamo partiti con la fase commerciale”. L’applicazione sta avendo successo soprattutto tra gli stranieri che soggiornano nel capoluogo campano, già abituati a utilizzare strumenti di questo tipo nei loro Paesi: “Siamo diventati il punto di riferimento per una buona parte di turisti che vengono a Napoli – aggiunge l’ideatore –. Il cliente scarica l’app inserendo nome, cognome, indirizzo di posta elettronica e numero di telefono e riceve una mail con un Pin da introdurre soltanto al primo accesso. Dopo aver selezionato la destinazione, DigiTaxi mostra il costo presunto della corsa e l’itinerario consigliato, consentendo all’utente di esprimere un gradimento sul servizio a fine corsa”. E se ai tassisti permette di “adeguarsi tecnologicamente per rispondere a Uber”, per i passeggeri i vantaggi sono diversi: “È possibile chiamare il taxi in qualsiasi momento oppure prenotarlo fino a sette giorni prima della partenza e, in caso di prenotazione, scegliere tra il tassametro e la tariffa fissa, in cui sono inclusi i cosiddetti supplementi, il turno diurno o notturno, il costo della tangenziale e così via. Abbiamo introdotto anche la finestra ‘aiutaci a migliorare’, per raccogliere i suggerimenti degli utenti”, conclude Palmieri.