Imprese, corre l’export delle regioni italiani: +8%. Ma il Sud si ferma a un +0,5%

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Tra gennaio e giugno, le esportazioni di beni italiane hanno messo a segno un risultato notevole con un incremento dell’8 per cento rispetto all’analogo periodo del 2016, e l’aumento e’ esteso a quasi tutte le regioni. Lo riferisce un comunicato stampa del ministero dello Sviluppo economico, secondo cui l’export delle isole cresce addirittura del 36 per cento ma risultano notevoli anche le performance registrate al Nord e al Centro. Meno consistente risulta il contributo offerto dalle regioni meridionali (+0,5 per cento). “Gia’ sapevamo dell’ottimo risultato a livello nazionale in questa prima parte del 2017, con l’export manifatturiero in prima linea”, dice il sottosegretario Ivan Scalfarotto, responsabile per le politiche di internazionalizzazione delle imprese. “Ora i dati Istat disaggregati per regione ci dicono qualcosa di piu’ sulla ripresa del fatturato estero nei territori. Siamo soddisfatti per quanto conseguito nelle aree a maggior intensita’ industriale, mentre per le isole la performance e’ trainata dal settore energetico. Ci stiamo impegnando affinche’ sempre piu’ imprese di settori diversi, al Nord come al Sud, percepiscano quali straordinari benefici possa portare aprirsi ai mercati e intercettare la domanda globale. Con questo spirito – ha aggiunto il Sottosegretario – abbiamo portato con l’Agenzia Ice il Roadshow per l’Italia internazionale in quasi cinquanta province, coinvolgendo 7 mila aziende e organizzando migliaia e migliaia di incontri individuali con gli imprenditori. E per il prossimo bando voucher, con cui le aziende potranno acquisire temporary export manager, sono previste risorse aggiuntive per le Pmi meridionali, a valere sui fondi strutturali”.