Biomarcatori e biopsia liquida: due giovani oncologi campani premiati a Madrid

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Sono stati attribuite a Madrid le borse di studio dell’Esmo (Esmo Clinical Research Fellowship) che tradizionalmente vengono assegnate ai piu’ promettenti giovani oncologi europei: su sei Fellowships attribuite per il 2017, ben tre sono andate a ricercatori italiani. I giovani premiati sono Antonio di Meglio (30 anni, di Ischia), Giulia Martini (30 anni, abruzzese, ma ricercatrice in Campania) e Benedetta Pellegrino (28 anni, calabrese); i tre ricercatori grazie al supporto di Esmo, che mette a disposizione cifre dal vario importo (da 40mila euro a 70mila euro), potranno sviluppare specifiche ricerche oncologiche nell’ambito di importanti istituti europei. Antonio di Meglio, oncologo del San Martino di Genova, specialista di carcinoma mammario, ha gia’ una esperienza internazionale importante, avendo lavorato al Dana Farber institute di Boston. Di Meglio andra’ per un anno a sviluppare la sua ricerca (Health Behaviors and Long-term Treatment Toxicity Among Breast Cancer Survivors: A Quantitative Analysis in the French Prospective Canto Cohort) presso l’Insitute Gustave Roussy di Parigi. L’abruzzese Giulia Martini, oncologa dell’Universita’ degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli, si e’ vista selezionare il suo progetto di ricerca (An integrative bedside to bench approach for discovery and validation of new biomarkers of resistance in metastatic Colorectal Cancer (mCRC) by liquid biopsy and development of preclinical cancer models) nell’ambito della biopsia liquida in cerca di biomarcatori di resistenza nei tumori colorettali metastatici e andra’ per un anno a Barcellona all’Istituto oncologico Vall d’Hebron. Stessa destinazione per Benedetta Pellegrino, 28 anni, calabrese, ematologa dell’Azienda ospedaliera di Parma, che nella metropoli catalana lavorera’ sulle risposte del sistema immunitario nell’ambito dei tumori alla mammella (Exploiting the Dna-damage response upon PARP inhibition in homologous recombination deficient tumors to maximize the activity of anti-PD-L1 therapy). 
L’Esmo Fellowship e’ stato avviato 25 anni fa dalla societa’ Europea di oncologia medica ed ha distribuito circa 7milioni di dollari in assegni di ricerca scientifica, coinvolgendo 462 giovani ricercatori in attivita’ di ricerca oncologica. “Nostro obiettivo”, spiega durante la cerimonia di premiazione Christoph Zielinsky, direttore del Centro di Oncologia dell’Universita’ di Vienna e coordinatore del Fellowship and Award Committee dell’Esmo, “e’ selezionare e supportare i piu’ promettenti giovani ricercatori in oncologia affinche’ sviluppino progetti reali, portando un contributo concreto alla comunita’ medico-scientifica ed alla propria carriera professionale. Il tutto favorendo la comunicazione virtuosa tra i maggiori centri oncologici europei”. È la prima volta che ben tre giovani oncologi del nostro Paese accedono contemporaneamente all’Esmo Fellowship.