Case accessibili con Miv: da quattro ragazzi campani un aiuto per migliorare la vita dei disabili

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Lorenzo Di Marino, ingegnere informatico con esperienza di programmazione orientata agli oggetti, e Raffaella Salvati, ingegnere biomedico che, dopo un periodo trascorso in Islanda, ha deciso di tornare a Napoli per mettere a frutto nella sua terra le competenze acquisite all’estero, sono due ragazzi campani uniti dalla passione per la tecnologia e da un sogno: migliorare l’autonomia delle persone che convivono con varie forme di disabilità, fuori e dentro casa. Insieme a Domenico Scognamiglio, programmatore ad oggetti ed esperto di sicurezza informatica, e Mino Rossi, che invece si occupa di Angularjs, un particolare software di Java, hanno progettato MIV (Modulo di Interfaccia Vocale), un dispositivo portatile che intende semplificare la vita di diverse categorie di disabili e delle loro famiglie, e a breve avvieranno la startup Dinamic, nell’Incubatore certificato di Città della Scienza. Intanto hanno già portato a casa due risultati importanti: lo scorso maggio si sono classificati tra i 20 finalisti dell’Innolabs di Barcellona, contest europeo che ha premiato le idee più innovative in campo sanitario, mentre a luglio, al Castel dell’Ovo, il loro progetto è stato il più apprezzato durante l’ultimo evento della stagione del ‘tech cocktail’ NaStartUp e il team si è aggiudicato l’accesso alla finale dell’Heroes Meet di Maratea, in programma dal 21 al 23 settembre.“MIV è un ausilio informatico-biomedico a supporto dei diversamente abili – spiega a IlDenaro.it Lorenzo Di Marino, CTO di Dinamic –, una sorta di piccolo computer realizzato sul modello della scheda Raspberry, con linguaggio di programmazione Python, che in base al tipo di disabilità offre una serie di servizi”. L’interfaccia vocale svolge in maniera integrata diverse funzionalità: “Un ipovedente o un non vedente, ad esempio, può utilizzarla per collegarsi a internet, accedere alla radio o ad un servizio vocale di data e ora. Oggi esistono vari sistemi domotici ma non sono ottimizzati per superare determinati limiti e per garantire indipendenza ai diversamente abili: MIV è in grado di collegarsi al sistema domotico dell’abitazione, dando alle persone su sedia a rotelle o allettate la possibilità di governare la casa da qualunque posizione, accendendo il riscaldamento o azionando un allarme attraverso i comandi vocali”. Il sistema è pensato anche per coloro che sono affetti da patologie gravi come distrofia, tetraplegia o SLA, perché “potrebbe essere governato tramite un puntatore o un visore ottico”. I ragazzi attualmente hanno realizzato un prototipo funzionante e da qualche settimana hanno lanciato la raccolta fondi sulla piattaforma Okpal, per raccogliere – fino a dicembre prossimo – 2000 euro da impiegare per lo sviluppo della scheda MIV; nel frattempo stanno lavorando a diverse app per rendere accessibili luoghi come spiagge e musei.