“Da quello che abbiamo letto fino ad oggi ci sembra una proposta un po’ più timida di quell’effetto che vorremmo si realizzasse nell’economia reale”. Lo afferma il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a proposito delle ipotesi di agevolazione per le assunzioni dei giovani, aggiungendo che “abbiamo fatto i conti che in due o tre anni occorre un’operazione da una decina di miliardi per attivare 900 mila posti di lavoro”.
“Se vogliamo fare un’operazione cosiddetta massiva di inclusione dei giovani nel mondo del lavoro – spiega Boccia a margine di un incontro al Meeting di Rimini – occorrerebbe fare una proposta un po’ diversa, in linea con quelli che sono i dati del nostro centro studi”. Secondo il presidente di Confindustria “occorre decidere se questa è una delle grandi priorità del Paese e su questo eventualmente confrontarci con il Governo”. La proposta dell’investimento di circa 10 miliardi attiverebbe “anche domanda all’interno del Paese e quindi ha un doppio obiettivo: di attivare giovani nel mondo del lavoro e riattivare domanda nel Paese per rendere più competitive le imprese. Mi sembra – conclude Boccia – una logica premiale: chi assume ha questo beneficio in termini di cuneo fiscale. Naturalmente è un primo passo”.