Fondazione con il Sud, finanziata la spiaggia “tartaruga friendly” nel Casertano

66

Via libera nel Casertano per la “Caretta caretta”. Le tartarughe marine potranno nidificare sul tratto di spiaggia recentemente inglobato nella riserva statale di Castelvolturno, ripulito a fondo in queste settimane e adeguatamente delimitato a beneficio della fauna, che qui potrà ora trovare le condizioni ideali per la riproduzione. L’intervento per una spiaggia ‘tartaruga friendly’ è stato effettuato nell’ambito di Bio.For.Polis, un progetto finanziato da Fondazione con il Sud e che abbraccia la Pineta di Castelvolturno, nel Casertano, e il Tirone Alto Vesuvio, nel Napoletano, gestite entrambe dall’Ufficio Territoriale Carabinieri per la Biodiversità di Caserta. Ingombranti d’ogni tipo e materiale di risulta compromettevano un luogo potenzialmente interessante per le nidificazioni estive delle tartarughe, che già lo scorso anno avevano scelto un tratto di arenile non distante da questo, limitrofo al lido Miramare. Insieme con la dottoressa Flegra Bentivegna, tra i massimi esperti di ‘Caretta caretta’ a livello nazionale, i coordinatori del progetto hanno così restituito alla collettività una fascia di duna particolarmente suggestiva, sfuggita all’aggressione balneare ma pericolosamente in balia del degrado fino a qualche mese fa. L’intervento favorirà la riproduzione delle ‘Caretta caretta’ ma anche quella di uccelli come corriere piccolo e fratino, che nidificano proprio lungo gli arenili meno compromessi della costa campana. “Sono specie che patiscono la presenza antropica – spiegano gli ornitologi Elio Esse e Danila Mastronardi dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale capofila del progetto Bio.For.Polis – e dunque la pulizia accurata, che ha portato allo smaltimento di rifiuti ingombranti risultati a norma, si è accompagnata con la cosiddetta ‘chiudenda’ dell’area, che il Demanio marittimo ha trasferito alla Riserva. Abbiamo visto già i primi risultati, con il passo di numerosi uccelli limicoli, migratori autunnali, che sostano nell’area”.