Mostre, al San Carlo foto in ricordo di Borsellino e Falcone

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Una mostra fotografica, in cui sono esposti alcuni scatti inediti, allestita nel foyer del Teatro di San Carlo, per ricordare, a Napoli, il 25esimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Dal titolo “Luci dal buio: Mafia e Antimafia”, curata dalla Fondazione Italiana per la Legalita’ e lo Sviluppo “Generale dei Carabinieri Ignazio Milillo”, ricorda alcune delle vittime delle mafie, oltre a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, anche Peppino Impastato, Piersanti Mattarella, Pio La Torre, don Pino Puglisi. “Il teatro vuole testimoniare e partecipare attivamente al ricordo di un momento buio per la storia del nostro Paese”, sottolinea il sovrintendente Rosanna Purchia, “e sente il dovere di ricordare la figura di un uomo e di un giudice straordinario come Paolo Borsellino, assieme agli agenti che con lui persero la vita il 19 luglio 1992, proseguendo nell’impegno iniziato nel 2012 con lo spettacolo-progetto “Dieci Storie proprio cosi'”, di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, che tuttora continua a essere rappresentato e a unire teatri, istituti penitenziari, scuole e societa’ civile, nel segno di un fare cultura che e’ prima di tutto formazione ai valori civili e di legalita’ “. Nell’occasione, il coro di Voci bianche, del San Carlo, ?diretto da Stefania Rinaldi e gli allievi del liceo musicale “Margherita di Savoia” di Napoli, hanno tenuto una performance musicale. Per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, “il Paese deve avere la forza di trovare la verita’ fino in fondo perche’ altrimenti non potra’ mai essere davvero uno Stato di diritto e un Paese democratico”. L’ex pm, per la prima volta quest’anno non si e’ potuto recare a Palermo per l’emergenza incendi e per la firma dell’accordo per Bagnoli, ha continuato sottolineando che “Paolo Borsellino e’ stato lasciato solo e probabilmente aveva individuato gli autori e i mandati della strage di Capaci cosi’ come l’inizio della trattativa tra pezzi di Stato e Cosa nostra”. E conclude dicendo “come sindaco e ex pm sono indignato e arrabbiato perche’ servitori dello Stato sono stati ostacolati mentre cercavano di affermare i valori della legalita’”. Tra i presenti all’evento il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, il questore di Napoli Antonio De Iesu, il vescovo di Cerreto, don Mimmo Battaglia, il procuratore aggiunto della Repubblica, Giovanni Conzo, il sostituto procuratore Dna, Francesco Curcio, il generale dei Carabinieri, Fausto Milillo, il tenente Guardia di Finanza, Antonio Emanuele Schifani, figlio di Guido, uno degli agenti di scorta che persero la vita nell’attentato al giudice Giovanni Falcone.