Innovazione e grandi opere, Delrio: Necessario il coinvolgimento delle comunità

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Dai lavori per il Terzo Valico a quelli per l’Alta Velocità in Val di Susa, i casi di potenziale conflitto grandi opere strategiche e comunità diventano sempre più numerosi. A segnare una significativa svolta in questo senso sono ora le cosiddette “tecnologie civiche”, strumenti partecipativi digitali in grado di favorire in modo trasparente ed efficace il coinvolgimento della cittadinanza nella trasformazione delle città e del territorio. Dello stato dell’arte e delle prospettive delle tecnologie civiche in Italia, anche alla luce del Nuovo codice degli Appalti, si è discusso oggi nel corso del convegno di studi “Innovazione nei processi partecipativi per lo sviluppo delle grandi opere”.

“Il tema dei processi partecipativi – ha sottolineato in collegamento video il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio – ha assunto per noi una grande rilevanza. Il coinvolgimento delle comunità è importante non solo perché esse sono in grado di valutare la criticità di un’opera, ma anche e soprattutto per mettere al servizio dell’opera l’intelligenza di chi la vive. Tecnosistem è da 40 anni un’azienda di eccellenza e sono felice di portare il mio saluto a questa giornata di lavori”.

A promuovere l’incontro è infatti Tecnosistem Spa, società partenopea di ingegneria specializzata in numerosi settori (tra cui automotive, edilizia, aerospazio, infrastrutture, difesa e sistemi ferroviari) nell’ambito delle celebrazioni del suo 40° anniversario di attività.

“Riteniamo che l’adozione dei processi di progettazione partecipata – spiega Salvatore Rionero, amministratore delegato di Tecnosistem Spa – modificherà fortemente il processo di sviluppo delle opere pubbliche nel nostro Paese. In tal senso, il Nuovo Codice degli Appalti ha recepito l’esigenza sempre più diffusa di coinvolgere la più ampia parte dei cittadini nelle trasformazioni della città e del territorio”. “L’evento – continua Rionero –conclude le manifestazioni organizzate dalla società per festeggiare l’importante anniversario ed anche stavolta, così come accaduto con Memini, l’evento di arte contemporanea tenutosi lo scorso giugno nella splendida cornice di Palazzo Marigliano, abbiamo scelto di offrire alla città una interessante opportunità di arricchimento culturale”.

Per celebrare il 40esimo anniversario Tecnosistem Spa ha offerto alla città “Memini”, un’inedita installazione performativa “site specific” realizzata da Gianluca Panareo nel monumentale Palazzo Marigliano. Memini, tenuta il 9 e 10 giugno scorsi, ha inaugurato “Aperture”, rassegna di respiro internazionale che gode del Patrocinio Morale del Comune di Napoli e che invita a ogni nuova edizione artisti da tutto il mondo a reinterpretare la relazione della città con un suo luogo storico oppure un’area dismessa, pubblica o privata, attraverso una ricerca di nuovi e inaspettati immaginari.

I RELATORI
Sono intervenuti: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio (in collegamento video), Luigi Nicolais, presidente di Tecnosistem Spa, Ennio Cascetta, presidente della Metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, rettore dell’Università di Napoli “Federico II”, Umberto de Gregorio, presidente dell’Ente Autonomo Volturno, Andrea Pillon, Consulente della Struttura Tecnica di Missione presso il MIT, Iolanda Romano, Commissario di Governo Terzo Valico, Guido Boella, Professore Ordinario del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino.

IL “DIBATTITO PUBBLICO” NEL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI
Con l’approvazione del nuovo codice degli appalti (D.Lgs 50/2016) viene introdotto anche in Italia il dibattito pubblico obbligatorio sulle grandi opere. Si tratta, come nel caso francese del débat public, di uno strumento metodologico ideato per coinvolgere le popolazioni locali in una approfondita discussione sull’opportunità e le caratteristiche di opera pubblica prima della sua approvazione definitiva. L’obiettivo del dibattito pubblico è pertanto quello di illustrare, in linguaggio non tecnico, le caratteristiche dell’intervento e raccogliere, dalle comunità locali, suggerimenti, critiche ed eventuali proposte alternative in grado di migliorare la progettazione dell’opera.

“Ho assunto la Presidenza di Tecnosistem un anno fa con un grande entusiasmo – afferma Luigi Nicolais, presidente di Tecnosistem Spa – e ritengo i frutti di questa collaborazione molto soddisfacenti. Nonostante i 40 anni, ho trovato un contesto diffusamente open mind, già fortemente orientato al cambiamento. Ciò ci ha consentito in pochi mesi di lavorare ad un piano strategico che vedrà l’azienda compiere una nuova evoluzione del suo business model nel prossimo triennio, capace di mettere al centro l’innovazione tecnologica quale driver strategico per lo sviluppo. In quest’ottica va inquadrato il deposito della prima domanda di brevetto avvenuta nel novembre scorso”.

IL BREVETTO TECNOSISTEM: IMPIANTI A PROVA DI CATASTROFE
Nel novembre del 2016 Tecnosistem ha brevettato un dispositivo in grado di prevenire il danneggiamento degli impianti degli edifici in caso di fenomeni naturali distruttivi. Si pensi a terremoti, tempeste e trombe d’aria: esse possono causare il danneggiamento, il crollo, e quindi la completa distruzione di edifici e infrastrutture. Nei casi in cui tali distruzioni non si verificano, si registrano tuttavia rilevanti danni ai componenti non strutturali, quali ad esempio gli impianti (antincendio, elettrico, ventilazione, e così via), tali da dettare comunque l’inagibilità dell’opera.
Negli edifici strategici ed in alcuni processi industriali legati ai beni primari, le cui funzioni non devono subire interruzioni, risulta necessario assicurare la sicurezza dell’edificio ma anche fornire protezione agli impianti, per poterne garantire l’operatività fin dalle immediate fasi successive al fenomeno tellurico. Risulta quindi evidente l’importanza che assume il dispositivo ideato da Tecnosistem nell’assicurare adeguata protezione agli impianti.