Caro patente: a Milano il primato, Roma meno costosa di Napoli

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Nel 2016 i giovani tra i 18 e i 19 anni che hanno preso la patente sono stati 287.551. Rispetto al 2012, il dato registra un calo dell’8,4%: tra i motivi di questo fenomeno, i costi da sopportare per ottenere il documento di guida giocano un ruolo sicuramente importante. A dimostrarlo è il nuovo Quattroruote che, sul numero di luglio da domani in edicola pubblica un’inchiesta sul campo, condotta in incognito nelle autoscuole di Milano, Roma e Napoli. 
Per un corso di guida per l’ottenimento della patente B, comprensivo di lezioni in aula di teoria, 10 ore di lezioni di pratica, sei ore di guida cosiddette certificate, ovvero obbligatorie per legge (due delle quali in autostrada o su strada extraurbana e due in orario notturno), e due esami, la cifra media richiesta dalle autoscuole milanesi si attesta su 1.054 €, con un minimo di 920 e un massimo che può arrivare anche 1.253€. 
Una spesa non banale, destinata a salire qualora l’aspirante automobilista abbia bisogno di un maggior numero di lezioni di guida (cosa non infrequente) o debba ripetere l’esame di teoria o di pratica, come spesso accade (nel 2016, i bocciati ai quiz sono stati il 32% dei candidati, cui si aggiunge il 24% di respinti nella prova pratica).
Distanziate dal capoluogo lombardo di circa 200 € in media sono sia Roma sia Napoli: quest’ultima risulta comunque più cara della capitale, con un minimo di 750 € e un massimo di 860, contro i 690 e gli 880 della seconda. In ogni caso, Quattroruote ricorda come sia sempre importante non lesinare sulla spese, se questo consente al neo-automobilista, che riceve la sua patente subito dopo il superamento dell’esame di pratica, di porsi al volante in reali condizioni di sicurezza.