Napoli, genitori dei trapiantati cuore su tetto Monaldi

64

Sono sul tetto dell’edificio della direzione sanitaria dell’Ospedale dei Colli a Napoli e annunciano: “Non scenderemo fino a quando non verrà De Luca”. Sono i genitori dei bimbi trapiantati di cuore che protestano per chiedere la riapertura del reparto di trapianti cardiaci destinati ai bambini. Ad oggi se un bambino ha bisogno di un trapianto di cuore, dicono i genitori, ”deve rivolgersi fuori regione perché qui non sono più garantiti”. “Il centro era un punto di riferimento per tutto il Sud – afferma Dafne Palmieri, mamma di un bambino trapiantato – il reparto ha funzionato benissimo fino al 2013, anno in cui si è avuta una riorganizzazione aziendale che ha avuto riflessi anche sul Monaldi”. Due medici che si occupano di trapianti pediatrici “sono stati trasferiti al reparto di trapianti per adulti”. “I bambini che oggi hanno bisogno di un trapianto – ha aggiunto – devono andare fuori dalla Campania, ma i costi sono ovviamente a carico del servizio sanitario regionale”. L’attività del centro trapianti è stata sospesa con una deliberazione della direzione dell’azienda Ospedale dei Colli, “su indicazione di una commissione ministeriale la quale, in seguito ad un audit interno, ha stabilito di sospendere le attività perché mancano le condizioni per far collaborare il reparto di Cardiochirurgia pediatrica e il Centro trapianti”. “De Luca ha la responsabilità etica e politica di quanto sta accadendo – ha evidenziato – gli chiediamo di intervenire per i nostri bambini prima che sia troppo tardi. Noi stiamo chiedendo il rispetto di un diritto alla sanità dei nostri figli”. I genitori dei bimbi trapiantati fanno sapere che scenderanno dal tetto della direzione solo nel momento in cui il presidente della Giunta regionale si recherà al Monaldi, insieme con Raffaele Calabró, “che all’epoca della Giunta Caldoro ha firmato i decreti di riorganizzazione”.