Londra e Parigi (e non solo) frenano i mercati

55

Prevale la cautela sulle piazza finanziarie europee in questa prima parte della giornata borsistica, con gli investitori condizionati dalle incertezze politiche in Europa. Ieri, infatti, c’è stato l’annuncio a sorpresa della premier Theresa May che ha convocato per l’8 giugno le elezioni in Gran Bretagna, su cui si esprimerà oggi il Parlamento britannico e, alle porte ormai, bussano le elezioni francesi.
Restano in primo piano anche le tensioni geopolitiche, a partire dalla tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord, fattori questi che hanno frenato anche la seduta della Borsa di Tokyo, con il Nikkei che ha chiuso praticamente piatto (+0,07%).
Al momento, dunque, questo è il quadro dei principali mercati europei: a Milano il Ftse Mib segna +1.22% ed è il migliore tra le piazze europee. A Parigi infatti il Cac 40 indica + 0,19%, a il Dax +0.28%, a Londra il Ftse 100 segna -0.08% e a Madrid l’Ibex 35 segna +0.90%.
Sul fronte dei cambi, occhi puntati sulla sterlina che corre ancora contro il dollaro ed è scambiata a 1,2845 (da 1,2762 ieri in chiusura) mentre contro euro quota 0,8355 (da 0,8387). L’euro/dollaro e’ a quota 1,073 (da 1,0703 ieri sera) mentre il dollaro/yen è a 108,8 (da 108,7) e l’euro/yen a 116,77 (da 116,1). Poco mosso il greggio in avvio con il Brent consegna giugno in frazionale ribasso dello 0,09% mentre il Wti sempre consegna giugno cede lo 0,17%.

BORSA USA
Ieri la Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso sommando alle persistenti tensioni geopolitiche i deludenti risultati trimestrali di Goldman Sachs e Johnson & Johnso. Il Dow Jones ha perso lo 0,55%, l’S&P 500 lo 0,29% e il Nasdaq Composite lo 0,12%.
Luci ed ombre an che sui dai dati macroeconomici pubblicati in giornata. I nuovi cantieri residenziali sono diminuiti a marzo passando a 1215 mila unità da 1303 mila unità’ (-6,8%). Il dato è nettamente inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 1250 mila unità Aumentano invece le Licenze edilizie a 1260 mila unità da 1213 mila unità (consensus 1250 mila unità) in crescita del 3,6%. Nel mese di marzo la Produzione Industriale ha evidenziato una crescita dello 0,5% rispetto al mese precedente. Il dato è risultato in linea con le attese e in crescita rispetto alla variazione positiva dello 0,1% della rilevazione precedente. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 76,1%, superiore alla rilevazione precedente (75,7%). Le attese erano fissate su un valore del 76,2%.

BORSE ASIATICHE
Sterlina protagonista anche in Asia, dopo l’annuncio martedì di elezioni anticipate da parte del primo ministro britannico Theresa May. La valuta britannica in overnight si è apprezzata di oltre il 2% mentre, nonostante i timori derivanti dalle tensioni geopolitiche in Corea del Nord e dalle elezioni in Francia, la corsa ai beni-rifugio perde di forza. L’oro è infatti in declino dello 0,20% circa mentre lo yen perde moderatamente terreno sul dollaro dopo essersi apprezzato dello 0,50% martedì.
E in una seduta complessivamente negativa per l’Asia, a Tokyo il Nikkei 225 riesce a chiudere in progresso seppure di appena lo 0,07% (performance simile per l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,01%). Martedì, intanto, Standard & Poor’s aveva confermato martedì il giudizio A+ sul credito sovrano del Giappone, mantenendone anche l’outlook stabile.
Il clima negativo è però confermato dalla perdita intorno allo 0,60% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che si muove sui minimi da metà marzo. Performance condizionata largamente dai mercati cinesi, in cui continuano a prevalere i timori per una stretta regolatoria da parte di Pechino.
E Shanghai mette a segno la quarta seduta consecutiva in flessione: Shanghai Shenzhen Csi 300 segna -0.81%. In flessione anche Hong Kong: l’Hang Seng scambia in calo 1.39%. E la tendenza ribassista prevale anche a Sydney e Seoul, con S&P/ASX 200 e Kospi in arretramento di circa lo 0,49% e lo 0,47% rispettivamente

I DATI MACRO

Fmi migliora al 3,5% stima di crescita Pil globale nel 2017
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha migliorato al 3,5% la crescita del Pil globale nel 2017, dal 3,4% stimato in ottobre e contro il 3,1% registrato lo scorso anno. Nel World Economic Outlook pubblicato martedì, l’Fmi ha migliorato dal 2,2% al 2,3% la stima di progresso del Pil Usa quest’anno e dall’1,5% all’1,7% quella dell’Eurozona. Alzato significativamente l’outlook della Gran Bretagna, al 2% dall’1,1% stimato in precedenza. In Asia, la Cina è previsto che segni una crescita dell’economia del 6,6% contro il 6,2% stimato in ottobre, mentre è stato tagliato dal 7,6% al 7,2% l’outlook sul Pil dell’India.

Giappone: S&P conferma il rating A+ con outlook stabile
Standard & Poor’s (S&P) ha confermato martedì il giudizio A+ sul credito sovrano del Giappone, mantenendone anche l’outlook stabile. Secondo l’agenzia di rating la solida posizione verso l’esterno dell’economia del Sol Levante, la prospera e diversificata attività, la stabilità politica e del sistema finanziario bilanciano le deboli finanze pubbliche. Fattore, quest’ultimo, aggravato dall’invecchiamento della popolazione e dalla persistente inflazione bassa o negativa. S&P ha comunque osservato che la solidità dell’efficacia istituzionale e di governance del Giappone resta il fattore chiave a sostegno del rating sovrano.

Giappone: Kataoka e Suzuki entrano nel board della BoJ
Il governo del Giappone ha nominato Goushi Kataoka e Hitoshi Suzuki come due dei nove membri del board della Bank of Japan (BoJ). In luglio prenderanno il posto di Takahide Kiuchi e Takehiro Sato, tra le principali voci di dissenso ai programmi di allentamento dell’istituto centrale nipponico. Kataoka, che è invece sostenitore dell’allentamento monetario, è economista di Mitsubishi Ufj Research and Consulting, mentre il banchiere Suzuki arriva da Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj. Le nomine dovranno essere approvate dai due rami del Parlamento nipponico.

Corea del Sud: prezzi produzione crescono del 4,2% annuo
Secondo quanto comunicato su base preliminare dalla Bank of Korea, nel mese di marzo i prezzi alla produzione sono calati in Corea del Sud dello 0,1% mensile contro il progresso dello 0,3% registrato in febbraio (1,4% in gennaio). Su base annuale l’incremento è stato del 4,2% in lieve rallentamento rispetto al 4,3% della lettura finale di febbraio (3,9% in gennaio). Si tratta del quinto mese consecutivo di crescita.

IL CALENDARIO DI OGGI
Mercoledì 19 Aprile 2017

10:00 ITA Bilancia commerciale (totale) feb;
10:00 ITA Bilancia commerciale (EU) feb;
11:00 EUR Inflazione finale mar;
11:00 EUR Bilancia commerciale feb;
16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati (EIA);
20:00 USA Beige Book (Fed).