Zes in Campania, industriali in pressing Jannotti Pecci: Sgravi e burocrazia zero

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Incentivi e burocrazia zero per attirare nuovi investitori sul territorio: Confindustria Campania va in pressing su Governo e Regione in vista della nascita delle Zone economiche speciali. A parlare nel corso del primo incontro con il Partenariato economico a Palazzo Armieri è il presidente Costanzo Jannotti Pecci, protagonista insieme all’assessore regionale Amedeo Lepore e al presidente dell’Autorità portuale del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito di una tavola rotonda sul tema.
Jannotti Pecci nel corso della discussione ricorda il ruolo avuto da Confindustria Campania nel processo di definizione della proposta avanzata dalla Regione per l’istituzione di una Zes campana. “Molte le istanze recepite” precisa il presidente. Ci sono quelle per Porto di Napoli e zona Est, Marcianise-Nola, Bagnoli, Castellammare di Stabia, porto di Salerno, Battipaglia-Eboli, Valle Ufita. Unico rammarico è su Contrada Olivola/Roseto in provincia di Benevento la cui Zes è però “prevista in una fase successiva di espansione, anche sulla base dei risultati della sperimentazione”.
La definizione di una Zona Economica Speciale, dice Jannotti Pecci, “riveste particolare importanza per il sistema delle nostre imprese, in quanto, come affermato a tutti i livelli in tutte le sedi nazionali e regionali, il nostro sistema associativo predilige strumenti di agevolazione di tipo automatico, che portino vantaggi per le imprese in termini di minori imposte dirette, oneri fiscali, costo del lavoro”.
La proposta della Regione Campania è ancora all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Mise. L’auspico è quello di “un approfondimento, al momento opportuno, sulla successiva definizione delle modalità di fruizione delle misure fiscali ed agevolative previste per le imprese insediate in aree Zes”. Del documento prodotto da Palazzo Santa Lucia Confindustria Campania sostiene “l’esenzione dalle imposte sui redditi (Ires) e sulle attività produttive (Irap) per i primi 3 periodi di imposta, l’esenzione dall’Imu e dalla Tari per 3 anni, la riduzione dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico delle aziende per i primi 3 anni di attività, la previsione di misure speciali per l’attrazione di investimenti”.
Su quest’ultimo punto, il presidente degli industriali campani auspica “misure non solo di incentivazione per i nuovi investimenti ma anche annesse procedure semplificate”. Il motivo è presto detto. “Come noto – spiega Jannotti Pecci – per ragioni legate all’eccesso di burocrazia molte aziende italiane, sia grandi imprese che piccole e medie aziende, hanno delocalizzato settori rilevanti delle proprie filiere produttive in zone economiche speciali europee ed extraeuropee. Siamo convinti che solo con misure che tendano a riequilibrare i meccanismi di convenienza per gli imprenditori sarà possibile che si determinino le condizioni per un fenomeno cosiddetto di reshoring, vale a dire di ritorno e di riposizionamento di basi produttive che intanto si sono collocate in altri territori esterni al nostro Paese”.
Il modello da seguire per Confindustria Campania è quello delle Zes polacche. 
In Polonia “la gestione di ogni Zona economia speciale è affidata a società di cui il Tesoro o il Governo regionale hanno il controllo e l’imprenditore può esercitarvi “solo previo ottenimento di un permesso da parte dell’autorità della Zes” subordinato alla congruità dell’investimento con gli scopi stabiliti nel piano per lo sviluppo della Zona economica speciale.
Diverse le tipologie di aiuto tra cui la “parziale esenzione fiscale dalle imposte sul reddito”. Nelle Zes polacche l’imprenditore può ottenere anche un lotto di terreno preparato per l’investimento offerto a prezzo favorevole, consulenza gratuita nell’adempimento di tutte le formalità relative all’investimento, esonero dall’imposta sugli immobili (incentivo fiscale comunale), sgravi per le tasse sui mezzi di trasporto, sgravi per i dazi doganali (per i paesi extracomunitari), incentivi non fiscali per l’assunzione di nuovo personale, incentivi non fiscali relativi alle procedure di investimento. 
Pertanto, conclude Jannotti Pecci, “la capacità attrattiva della misura risiede nella costruzione di una vera e propria offerta integrata per favorire la localizzazione, che include anche consulenza, sgravi delle imposte sugli immobili e sui mezzi di trasporto, procedure di investimento semplificate”.