Euro e dollaro tra tassi Usa ed elezioni in Olanda

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Il punto. Questa sera (alle 19 ora italiana) è attesa la decisione della Fed sui tassi. Ma non è questo l’unico focus della giornata borsistica. I mercati sono interessati anche alle elezioni in Olanda, che in teoria non dovrebbero porre in discussione la permanenza nell’euro e, tuttavia, nulla può essere dato per scontato. In ogni caso, una vittoria del fronte populista è vista come effetto imitativo per l’opinione pubblica degli stati europei maggiori (Francia in testa, ma anche Germania e Italia) che presto celebreranno le elezioni.

In ogni caso, sui mercati – con particolare riferimento in particolare alle coppie valutarie in cui è presente l’euro o il dollaro americano – è attesa una certa volatilità.

Intanto, le borse europee hanno aperto e si muovono in territorio positivo. Al momento, a  Milano il Ftse MIB segna +0.60%, il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,14%, il Ftse100 di Londra lo 0,29%, il Cac40 di Parigi +0.20, l’Ibex 35 di Madrid +0.66.

A Piazza Affari i petroliferi sono in recupero grazie al greggio: Tenaris (+1,6%), Saipem (+1,2%), Eni (+0,9%). Il petrolio infatti è risalito dai minimi di fine novembre toccati ieri pomeriggio. Il future maggio sul Brent segna 51,70 $/barile (da 50,30 circa), quello aprile sul WTI segna 48,60 $/barile (da 47 circa). Peraltro, su Tenaris l’agenzia Fitch ha migliorato l’outlook a positivo da stabile, confermato il rating “A-“.

BORSE ASIATICHE

Seduta mista per l’Asia. Il Nikkei 225 ha perso lo 0,16% (poco peggio ha fatto l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dello 0,23%). Complessivamente le Borse della regione si sono mosse sulla parità come confermato dal guadagno intorno allo 0,10% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sempre a Tokyo tra i singoli titoli, da segnalare il tracollo di Toshiba: la conglomerata nipponica ha perso il 12,22% dopo che martedì aveva chiesto alle autorità regolatorie un ulteriore rinvio fino al prossimo 11 aprile della presentazione dei risultati relativi al terzo trimestre. Il titolo, intanto, è stato messo sotto supervisione speciale dal Tokyo Stock Exchange, anticamera di un possibile delisting, mentre sempre martedì il chief executive Satoshi Tsunakawa aveva dichiarato che Toshiba stava valutando l’ipotesi bancarotta per la controllata nel nucleare Usa Westinghouse Electric.

Ha chiuso in negativo anche Seoul, con il Kospi che ha limitato però le perdite allo 0,04%.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio rimbalza dell’1,70% azzerando di fatto le perdite registrate martedì, in scia al declino delle scorte Usa. 
A Sydney, però, la seduta è stata contrastata per i petroliferi mentre i minerari sono stati in netto recupero, sicché alla fine l’S&P ASX 200 ha segnato un progresso dello 0,26% in chiusura.

Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno guadagnato lo 0,08% e lo 0,20% rispettivamente. Sulla parità, ma in negativo, è invece lo Shenzhen Composite, deprezzatosi di appena lo 0,02% in chiusura. Ha fatto peggio Hong Kong con l’Hang Seng in declino di circa lo 0,20% in vista della chiusura delle contrattazioni.

BORSA USA

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in calo alla vigilia della decisione della Fed sui tassi. Il Dow Jones ha perso lo 0,21%, l’S&P 500 lo 0,34% e il Nasdaq Composite lo 0,32%. 

I DATI MACRO

Francia: aumenta l’inflazione a febbraio

In Francia l’Ufficio di Statistica Insee ha pubblicato i dati finali sull’inflazione, riportando un incremento dello 0,1% su base mensile, in linea con le attese e con la lettura preliminare. Nel mese di febbraio l’indice armonizzato dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,2% su base mensile ed è aumentato dell’1,4% su base annuale.

Giappone: capacità utilizzo impianti cresce dello 0,1%

Rallenta ulteriormente in gennaio il tasso di utilizzo degli impianti nel Sol Levante. Secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Economia, Commercio e industria, la capacità di utilizzo degli impianti in Giappone è infatti cresciuta nel primo mese del 2017 su base mensile rettificata stagionalmente dello 0,1% contro lo 0,6% di dicembre (3,0% in novembre).

Giappone: produzione industriale cresce del 3,7% annuo

Secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Economia, Commercio e industria, in gennaio la produzione industriale è cresciuta in Giappone del 3,7% annuo contro il 3,2% della lettura preliminare che era lo stesso tasso registrato in dicembre (in rallentamento rispetto al 4,6% di novembre) e contro il 4,4% atteso dagli economisti. Su base mensile si è invece segnato il primo declino in sei mesi, ma la lettura finale è stata rivista allo 0,4% contro la flessione dello 0,8% di quella preliminare (dopo il progresso dello 0,7% di dicembre) e contro la crescita dello 0,4% del consensus.
USA: indice grezzo dei prezzi alla produzione +2.2% annuo

Il Dipartimento del Lavoro ha comunicato che l’indice grezzo dei prezzi alla produzione ha evidenziato, nel mese di febbraio , un incremento dello 0,3% su base mensile dopo la crescita dello 0,6% registrato nella rilevazione precedente. Su Base annuale il PPI è salito del 2,2% (consensus +2%). L’indice core (esclusi energetici ed alimentari) è cresciuto dello 0,4% su base mensile (consensus +0,3%). Su base annuale, l’indice Core ha fatto segnare un incremento pari all’1,5%, superiore alla rilevazione precedente (+1,2%).

IL CALENDARIO DI OGGI
Mercoledì 15 Marzo 2017

05:30 GIA Produzione industriale finale gen;
08:45 FRA Inflazione feb;
10:00 ITA Vendite al dettaglio gen;
10:30 GB Variazione n° richieste sussidi disoccupazione feb;
10:30 GB Tasso di disoccupazione gen;
11:00 ITA Inflazione finale feb;
11:00 EUR Occupazione trim4;
13:30 USA Vendite al dettaglio feb;
13:30 USA Indice Empire State Manufacturing mar;
13:30 USA Inflazione feb;
15:00 USA Scorte delle imprese gen;
15:00 USA Indice NAHB (mercato immobiliare) mar;
15:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati;
19:00 USA Riunione FOMC (Fed);
19:00 USA Proiezioni macroeconomiche trimestrali Fed;
19:30 USA Conferenza stampa Yellen (presidente Fed).