Lingotto, De Luca senza freni su Sud e sviluppo

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“È stato un bel momento di incontro in cui abbiamo respirato un clima di grande mobilitazione”. È stato questo il commento del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulla tre giorni torinese renziana ‘Lingotto’17 a cui ha partecipato e che si è conclusa ieri. “Ovviamente ho cercato di spiegare che l’unico lusso che non possiamo permetterci è quello dell’auto consolazione. Il clima del Lingotto non è lo stesso clima che c’è nel Paese – ha spiegato – nel Paese bisogna affrontare problemi che sono irrisolti. Dobbiamo innovare e cambiare: il rapporto con il mondo della scuola, i problemi della trasformazione urbana, quelli del pubblico impiego, della sicurezza su cui a mio parere abbiamo gravi ritardi – ha evidenziato De Luca – Alla gente che ha paura e vive un sentimento di angoscia non possiamo non rispondere niente. Poi il tema Del lavoro che io continuo a ritenere centrale per il sud e continuerò a battermi affinché sia assunto a livello nazionale un piano per 200mila giovani meridionali diplomati e laureati. Dico provocatoriamente una cifra, lo faccio per dare una strattonata a chi continua a far finta di non capire. Quando si va al governo si diventa più contabili della ragioniere dello Stato, ci si perde nei numeri, ma sono idiozie – ha concluso il governatore – Noi le risorse le troviamo se abbiamo il coraggio di ragionare con innovazione”.
 Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca non se l’è sentita di promuovere a pieni voti l’iniziativa renziana ‘Lingotto ’17’ tenutasi nel fine settimana a Torino e a cui ha partecipato. “Ci sono grandi questioni aperte, il mio schema di ragionamento è questo – ha spiegato – non è che non sia successo niente in questi quattro mesi, non possiamo più ragionare come facevamo prima del referendum. È cambiato tutto. Le parole di rinnovamento, di modernità che lanciavamo all’Italia allora avevano un peso e una credibilità. Oggi gran parte del contenuto di quelle parole si è perduto, gran parte di quella speranza si è affievolita. Per tornare ad alimentarla dobbiamo fare un’operazione di verità, cioè di grande realismo”. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se la sua era una promozione a metà o una semi bocciatura della manifestazione, De Luca ha risposto: “No, è l’inizio di un cammino – ha precisato – Arriveremo alla meta e al risultato se cambieremo le cose che vanno cambiate e sono molte”.