Sant’Anastasia, amministrazione cerca sponsor per restauro Congrega

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Restaurare la Congrega stimolando la solidarietà e la sponsorizzazione in rete: è questa l’idea portante della raccolta fondi lanciata dall’associazione “La via della bellezza” per recuperare l’antico e noto locale, bene della parrocchia Santa Maria La Nova, sito in piazza II Ottobre, a Sant’Anastasia. Sabato scorso è partita, ufficialmente, sul sito www.meridonare.it, la campagna di crowdfunding, con il testimonial d’eccezione Maurizio De Giovanni, scrittore di romanzi gialli, dai cui libri è stata tratta anche l’apprezzata e seguita serie televisiva “I bastardi di Pizzofalcone”.

Un progetto da 18mila euro per il recupero della Congrega: è quello che è stato inserito su “meridonare” in quanto prima piattaforma di crowdfunding social meridionale – uno strumento dell’era digitale, efficace per finanziare e sostenere idee e progetti d’impresa – che promuove le migliori idee del mezzogiorno e sostiene progetti sociali e culturali che, grazie alla immediatezza e praticità del web, possono essere consultati da un pubblico molto vasto e raccogliere i benefici economici derivanti dalla solidarietà di coloro che hanno lo stesso comune interesse per arrivare a raggiungere le necessarie risorse, non solo economiche, per essere realizzati.
L’obiettivo che l’associazione vuole raggiungere è quello di restituire alla comunità di Sant’Anastasia la Congrega, in cui nel 2013 a seguito di lavori fu ritrovato un affresco del ‘700, trasformandola in un’officina di nuovi talenti dove i giovani possano sperimentare momenti di vera bellezza. I ragazzi sono spesso il motore che spinge anche gli adulti ad iniziare un processo di cambiamento, ad organizzarsi attorno ad un nuovo progetto, in una città o in una piccola comunità.
«L’associazione nasce dall’esigenza di impegnarsi per la propria città, sicura che l’arte fa il mondo più bello. Tutti nascono “artisti” nel senso che la bellezza è un bisogno primario dell’uomo, vivono di bellezza e possono contribuire a diffonderla e trasformare in meglio il proprio pezzetto di società. Ritenendo – spiega il presidente Emilio Donnarumma – che tale bisogno, spesso misconosciuto, e la mancanza di bellezza generano danni incalcolabili nei singoli individui, nelle comunità e nei luoghi in cui essi vivono, l’Associazione, appassionata di essa e desiderosa di lavorare per proteggerla e diffonderla, intende seminarla, in particolare nel proprio territorio, spesso segnato da forme di degrado ambientale, sociale e culturale».