Welfare, dalla scuola di fundraising nuovo slancio per il Sud

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E’ uno dei tanti messaggi emersi in occasione dell’Open Day #sudfundraising che si è svolto venerdì 10 marzo a Napoli, organizzato dalla Scuola di Roma Fund-raising. it e un gruppo di fundraiser che operano al Sud. Si è parlato di welfare e di sviluppo del Mezzogiorno per confrontarsi su come il fundraising possa esserne un pilastro. Importanti rappresentanti del non profit e delle istituzioni hanno dato vita ad un dibattito durante il quale si sono trovati tutti d’accordo nell’impegnarsi a perseguire un’azione comune per costruire un modello di welfare di comunità.
Nel Sud si concentrano alcune caratteristiche sociali e culturali che sono estremamente importanti per il futuro delle organizzazioni e dei loro progetti: la capacità di fare comunità, di attivarsi e di coltivare il sogno di un riscatto, veri motori della raccolta fondi. “La questione del fundraising è importante anche per dare maggiore forza all’investimento fatto dalla Fondazione Con il Sud – ha dichiarato Daniela Castagno, responsabile partenariati istituzionali della Fondazione, – 180 milioni investiti in 1000 progetti sociali e culturali. Senza fundraising questi progetti rischiano di non avere sostenibilità futura. È necessario che il non profit e la pubblica amministrazione investano nel potenziamento delle loro capacità manageriali superando ostacoli culturali, nella consapevolezza che investire in fundraising vuol dire anche aprirsi alla comunità e favorire processi partecipativi per il cambiamento sociale”.
Il sistema pubblico di finanziamento delle politiche sociali è profondamente in crisi ma nessuno sembra prestare attenzione sufficiente ai risultati di azioni sistematiche di fundraising messe in atto nel territorio, che continuano a far crescere il fenomeno del dono spontaneo. Circa 100.000 organizzazioni non profit, 5000 istituzioni culturali, 10.000 amministrazioni e servizi pubblici ogni giorno sono in prima linea per trovare le risorse e garantire così un welfare accettabile per la comunità, abbandonati a loro stessi dalle istituzioni. “Il dato significativo emerso da questa giornata – afferma Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Roma – è la chiara e netta volontà di tutti di rimboccarsi le maniche e affrontare professionalmente e socialmente il problema delle risorse per lo sviluppo”
“Oggi i comuni si confrontano quotidianamente con seri problemi di bilancio – ha dichiarato Salvatore Palma, assessore al Bilancio del Comune di Napoli – e non possono che guardare con attenzione alla prospettiva del fundraising, senza il quale appare difficile poter garantire una risposta adeguata ai tanti bisogni della città”.
Anche Vincenzo Santoro, responsabile dipartimento Cultura e Turismo di Anci, ha testimoniato il crescente impegno degli enti locali sul fundraising attraverso l’Art Bonus che, in termini di raccolta fondi, segna importanti risultati. Non a caso Anci ha deciso, insieme al Mbact, di investire nello sviluppo del fundraising delle biblioteche comunali insieme alla Scuola di Roma Fund-raising .it. Questo perché secondo Santoro “ soprattutto al Sud è necessario rafforzare le competenze e le capacità specifiche per trovare e sollecitare i donatori”.