Intesa-Generali, colpo di scena

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Il punto. Borsa italiana in rialzo. Vola Intesa, crolla Generali dopo abbandono ipotesi integrazione

Il Ftse Mib segna +0,79%, il DAX +0,6%, FTSE 100 +0,20%, CAC 40 -0.07%, IBEX 35 +0,03%.

Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,1-0,2 per cento. 
Le chiusure dei principali indici della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,15% (chiusura su nuovo massimo storico), Nasdaq Composite +0,17%, Dow Jones Industrial +0,05% (chiusura su nuovo massimo storico).

Mercato azionario giapponese in rosso, il Nikkei 225 chiude a -0,91%. Borse cinesi negative: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha terminato a -0,80%, l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong a -0,17%.

Colpo di scena nella vicenda Intesa-Generali. Venerdì scorso a mercati chiusi un comunicato della banca guidata da Carlo Messina ha annunciato la rinuncia all’ipotesi di integrazione con la compagnia triestina, dato che non sono state individuate opportunità rispondenti ai criteri con cui valuta regolarmente le opzioni di crescita endogena ed esogena. Generali (-4,3%) affonda, dato che decade lo scenario del lancio di un’offerta da parte di Intesa Sanpaolo (+5,9%). Quest’ultima, di contro, ha faticato a entrare in contrattazione per eccesso di rialzo.

BORSE ASIATICHE

L’Asia inizia in modo altalenante, ma complessivamente negativo, in una settimana in cui verranno pubblicati dati macroeconomici di rilievo (a partire dai Pmi di Cina e Giappone), ma con l’attenzione rivolta soprattutto al discorso del presidente Donald Trump al Congresso Usa martedì.
Sul fronte valutario anche lo yen è andato in altalena (con guadagni e perdite intorno allo 0,20%), dopo l’apprezzamento dell’1,40% segnato nelle tre precedenti sessioni. Il Bloomberg Dollar Index, paniere che monitora la valuta Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è poco mosso: settimana scorsa avevo perso lo 0,40% nel primo declino registrato in tre settimane.

La giornata è partita male per Tokyo, appesantita dai grandi esportatori (ma anche dai titoli dei settori bancario e, soprattutto, assicurativo), con il Nikkei 225 che ha toccato una perdita dell’1,40% in intraday per poi limitare allo 0,91% il suo declino in chiusura (performance peggiore per l’indice più ampio Topix, deprezzatosi dell’1,04%). Andamento negativo anche per Seoul, con il Kospi che ha perso lo 0,41% a fine giornata.

Seduta contrastata confermata dall’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che ha toccato una perdita dello 0,40% per poi tornare sulla parità (settimana scorsa l’indice si era apprezzato dello 0,50% ed è in progresso di oltre l’11% da fine dicembre). Sul fronte delle materie prime, il petrolio guadagna circa lo 0,20% dopo il declino dello 0,80% di venerdì, mentre l’oro è in marginale declino. In netto recupero, invece, il minerale di ferro che sfiora un guadagno del 5% dopo la netta flessione di settimana scorsa.

A Sydney i cali più netti sono dei titoli finanziari e dei petroliferi: l’S&P ASX 200 perde lo 0,26% in chiusura.

Altalenante la giornata delle piazze cinesi: Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 accelerano le perdite proprio in chiusura segnando declini dello 0,76% e dello 0,80% rispettivamente. Scambia per gran parte della seduta sulla parità lo Shenzhen Composite, per poi perdere comunque lo 0,58% in chiusura.

Performance simile per Hong Kong, che accelera le perdite a circa un’ora dallo stop alle contrattazioni: l’Hang Seng è in declino di circa lo 0,40%.

IL CALENDARIO DI OGGI
Lunedì 27 Febbraio 2017

09:00 SPA Inflazione preliminare feb;

10:00 ITA Bilancia commerciale (non EU) gen;

10:00 EUR M3 dest. gen;

11:00 EUR Indice fiducia economica feb;

11:00 EUR Indice fiducia industria feb;

11:00 EUR Indice fiducia servizi feb;

11:00 EUR Indice fiducia consumatori finale feb;

14:30 USA Ordinativi beni durevoli preliminare gen;

16:00 USA Indice Pending Home Sales (mercato immobiliare residenziale) gen;

17:00 USA Intervento Kaplan (Fed, FOMC).