Chiusura d’ottava in negativo per le borse asiatiche

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Il punto. Le principali Borse europee si muovono in territorio negativo, stamane. Il Ftse Mib di Milano -0.95%, il Dax30 di Francoforte -0,51%, il Cac40 di Parigi -0,85%, il Ftse100 di Londra -0,21% e l’Ibex35 di Madrid -0,72%.

A Piazza Affari registrati in calo i titoli bancari e petroliferi. Bene invece Mediaset e assicurativi

Future sugli indici azionari americani registrati in ribasso dello 0,1% circa. 
Le chiusure dei principali indici della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,09%, Nasdaq Composite -0,08%, Dow Jones Industrial +0,04%.

Mercato azionario giapponese debole, il Nikkei 225 chiude a -0,58%. Borse cinesi in rosso: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha terminato a -0,57%, l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong -0,31%.

In rosso i petroliferi nonostante la sostanziale stabilità del greggio. Il future aprile sul Brent segna 55,80 $/barile, il future marzo sul WTI segna 53,50 $/barile.

BORSE ASIATICHE

L’Asia chiude l’ottava in negativo. Le performance peggiori della regione arrivano dalla Cina: Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno infatti perso lo 0,85% e lo 0,57% rispettivamente. Male anche lo Shenzhen Composite, deprezzatosi dello 0,72% al termine delle contrattazioni. 
A Tokyo il Nikkei 225 registra l’ennesimo crollo di Toshiba (la conglomerata perde il 9,23% dopo che Standard & Poor’s Ratings Services ha ipotizzato un ulteriore significativo declassamento del titolo che è già in territorio junk) e chiude con una perdita dello 0,58% (più limitata la flessione dell’indice più ampio Topix, deprezzatosi comunque dello 0,42%).
L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, è in moderato declino ma si avvia verso un guadagno superiore all’1% nell’intera ottava (quarta settimana consecutiva in crescita).

A Seoul a tenere banco è l’arresto per corruzione del vice chairman di Samsung Electronics Jay Y. Lee (il titolo ha perso lo 0,42%), ma il Kospi limita allo 0,06% il suo declino.
A Sydney la seduta è complessivamente negativa per i titoli legati alle commodity mentre guadagna quasi il 2% Australia & New Zealand Banking Group (Anz, una delle Big Four del credito australiano) su risultati trimestrali in crescita: l’S&P ASX 200 segna una perdita dello 0,18% in chiusura.

BORSA USA

A Wall Street sono scattate alcune prese di beneficio dopo la serie consecutiva di record, sicché ieri la Borsa di New York ha chiuso la seduta poco mossa. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,04% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno lasciato sul terreno rispettivamente lo 0,09% e lo 0,08%.

VALUTE E MATERIE PRIME

Il biglietto verde scambia a 1.0640 con l’euro, in flessione dopo aver toccato ieri 1.0680.
Il Bloomberg Dollar Index è poco mosso, mentre lo yen è in marginale declino sulla divisa americana dopo essersi apprezzato dello 0,80%. 
Sul fronte delle materie prime, il petrolio è in modesto incremento ma si avvia a segnare il primo declino in cinque settimane a causa soprattutto della crescita delle scorte in Usa. Perde invece marginalmente l’oro, dopo tre sedute consecutive di apprezzamento, muovendosi comunque sui massimi degli ultimi tre mesi.

I DATI MACRO

USA:  migliora l’indice di Filadelfia delle attività manifatturiere

Importanti e sempre positivi i dati macro dell’economia a stelle strisce pubblicati nella giornata di ieri. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 10 febbraio si sono attestate a 239 mila unità, inferiori alle attese (245 mila) ma superiori al dato rilevato la settimana precedente (234 mila). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,076 milioni, inferiore ai 2,079 milioni precedenti.

La Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio Indice, che monitora l’andamento dell’attività manifatturiera dell’area di Philadelphia, si è attestato nel mese di febbraio a 43,3 punti da 23,6 punti di gennaio risultando nettamente superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore dell’indice pari a +18 punti.

I nuovi cantieri residenziali sono aumentati a gennaio passando a 1246 mila unità da 1279 mila unità (-2,6%). Il dato è comunque superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un valore pari a 1222 mila unità. Aumentano le Licenze edilizie a 1285 mila unità da 1210 mila unità (consensus 1230 mila unità) in crescita del 4,6Giappone: Reuters Tankan cresce da 18 a 20 punti in febbraio

Prosegue per il sesto mese consecutivo la ripresa della fiducia delle aziende manifatturiere del Giappone. Il Reuters Tankan, indice che anticipa l’omonimo sondaggio trimestrale della Bank of Japan, è infatti cresciuto a 20 punti in febbraio dai 18 punti di gennaio (16 punti in dicembre), restando sui massimi dall’agosto 2014. Il sondaggio è stato condotto tra 531 aziende giapponesi medio-grandi (di cui 255 hanno risposto) nel periodo dal 31 gennaio al 14 febbraio e le previsioni sono però per una flessione a 19 punti in maggio. In declino il Reuters Tankan nel settore dei servizi, calato a 26 punti in febbraio dai 30 punti di gennaio (19 in dicembre), che erano il livello più elevato dal giugno 2015.

Singapore: rivista dall’1,8% al 2% la crescita del Pil 2016

Secondo quanto comunicato dal ministero di Commercio e Industria della città-Stato asiatica, il prodotto interno lordo (Pil) di Singapore è cresciuto del 2,9% su base annua nel quarto trimestre contro l’1,2% del terzo (2,0% nel secondo) e meglio rispetto all’1,8% della lettura preliminare. Su base sequenziale rettificata stagionalmente, l’economia di Singapore segna un balzo del 12,3% contro il 9,1% della lettura preliminare. Nell’intero 2016 l’incremento è stato rivisto al 2% dall’1,8% preliminare e contro l’1,9% registrato nel 2015.

IL CALENDARIO DI OGGI
Venerdì 17 Febbraio 2017

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