L’Ucraina punta a incrementare gli affari con Napoli

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Il 21 gennaio  2017, il Console Generale dell’Ucraina Viktor Hamotskyi ha partecipato alla cerimonia finale del progetto “Italian Model United Nations” presso il teatro “Acacia” di Napoli, mirato alla preparazione degli alunni per un futuro inserimento lavorativo nel sistema dell’ONU.
Alla manifestazione hanno preso parte 600 studenti delle scuole superiori della Campania, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l`assessorе alla Scuola e all’Istruzione Annamaria Palmieri,  l`assesore al Lavoro e alle Crisi, alle Attività produttive e al Personale Enrico Panini, i Consoli Generali di Stati Uniti  e di Francia, Mary Ellen Countryman e Jean-Paul Seytre.
Il Console Generale di Ucraina a Napoli Viktor Hamotskyi , con sede al Centro Direzionale in Via Porzio n. 4, ha sottolineato il ruolo principale dell’ONU come  risposta alle sfide del nostro tempo, ribadendo sull’attualità delle misure prese dall’Organizzazione vista l’aggressione armata russa contro l’Ucraina, compresa la risoluzione del dicembre del 2016, in cui la Russia venne  riconosciuta come Paese-occupante e la Crimea – territorio temporaneamente occupato. I presenti hanno appreso con molto interesse il resoconto  degli avvenimenti in Crimea; delle iniziative del Presidente Petro Poroshenko e delle misure prese dallo Stato ucraino per contrastare l’aggressione russa; del bisogno di un ulteriore supporto delle integrità  e  sovranità territoriali ucraine da parte della comunità internazionale; della necessità di continuare con le sanzioni contro la Russia; dell’interesse dell’Ucraina, anche essa membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, a promuovere una maggiore collaborazione con l’Italia. A tal riguardo il Console Generale Hamotskyi ha le idee chiare: ” Sono grato a chi dal 2 Settembre 2016 mi ha dato l’opportunita’ di stare in questa meravigliosa citta’, dopo aver ricoperto incarichi importanti a Roma e a Washington come ufficiale politico. Sono felice che adesso anche la Sicilia entrera’ nelle mie competenze territoriali. La mia e’ una grande responsabilita’ perche’ la gente deve capire come e’ l’Ucraina di oggi e poi debbo seguire la comunita’ ucraina, per renderla sempre piu’ coesa, usufruendo anche dei favori dello Stato Italiano; uno dei pochi Paesi in tal senso. L’Ucraina deve difendere la propria integrita’ territoriale, mentre in Crimea ci sono piu’ di 20000 soldati russi e 700 carri armati per un territorio di ampiezza inferiore a quello della sola Campania. Allora anche per questo e’ stato importante festeggiare a Gennaio 25 anni da quando iniziarono i contatti tra I due  Paesi grazie al riconoscimento della nostra indipendenza,  anche se oggi facciamo la coda per il visto all’ accesso in Italia, mentre per entrare in Ucraina l’italiano non
deve fare nulla. L’Italia ci piace e ci affascina, ci intriga dalla moda ai prodotti agroalimentari. Piu’ di 230000 ucraini sono in Italia, e tra le nostre 114 sedi consolari quella di Napoli e’ al quarto posto. Spero in tal senso che i nostri operatori capiranno sempre di piu’ le vostre eccellenze; Napoli contiene 22000 connazionali regolari ed io mi rivolgero’ ai sindaci e ai presidenti di provincia e regione per costruire assieme I progetti per il futuro. Vedo sempre di piu’ che Napoli e’ fiera di se stessa ed e’ una cosa da lodare”.
Precedentemente, anche l’Ambasciatore di Ucraina in Italia, Yevhen Perelygin , ha ribadito l’importanza dell’Italia come  asse di equilibrio dei rapporti  nell’Unione Europea. L ‘Ambasciatore   è apparso molto ottimista, considerato l’importante ruolo italiano come player globale all’interno del G7 e degli altri principali organismi internazionali. Esistono, secondo l’ambasciatore, buone prospettive di cooperazione commerciale ed economica, considerando anche l’aumento del 41% delle esportazioni di prodotti italiani in Ucraina riscontrato nell’ultimo anno. L’Ucraina infatti,  sta vivendo un periodo di crescita economica, anche grazie alle facilitazioni create per la nascita di nuovi business e alla nascita di due nuovi organi per la lotta alla corruzione.
Le sanzioni contro la Russia certamente vanno a colpire il business italiano, ma Perelygin ha precisato che sui 28 Paesi UE che subiscono perdite a causa delle sanzioni, l’Italia è al diciottesimo posto di questa particolare classifica. I prodotti di alta moda e il settore automobilistico, ad esempio, sono esenti dalle sanzioni stesse, ma nonostante ciò fanno fatica ad essere esportati nell’Est Europa, a causa appunto della grave crisi economica che sta vivendo la Russia.
L’ambasciatore è così intervenuto sul tema: “Spero che l’Italia continui ad essere un player globale di primo livello, concentrandosi più sulle violazioni dei diritti umani perpetrate in Crimea e nel Donbass piuttosto che sulle perdite economiche subite a causa delle sanzioni alla Russia”. Rispondendo a margine dell’ultima  conferenza tenuta dall’ Ambasciatore Perelygin, alle domande su Trump e sui futuri rapporti Ucraina-Stati Uniti, egli  ha osservato: “Aspettiamo, facciamolo lavorare; c’è una grande differenza fra le promesse pre-elettorali e la realpolitik, solamente dalle azioni concrete del prossimo presidente USA potremo giudicare. Siamo ottimisti circa lo sviluppo di rapporti strategici e confidiamo sulle capacità imprenditoriali di Trump”.
In questi giorni, Perelygin ha ribadito la grande fiducia che l’Ucraina ripone nell’Unione Europea, che deve mantenere il proprio ruolo di player globale e, in particolare con l’Italia ‘ Uniti nei valori e nell’amicizia ‘: ” Quando un viaggiatore e’ accompagnato da un amico la strada si fa piu’ piacevole; di una cosa sono certo : il forte legame nato 25 anni fa fra Italia e Ucraina. Oggi l’Italia e’ uno tra I partner piu’ importanti sotto molti punti di vista: dal punto di vista economico l’Italia e’ il terzo partner commerciale dell’Ucraina in Europa, con un interscambio pari a 5 milioni di dollari. La cooperazione affonda le sue radici in almeno otto secoli fa , da quando furono stretti antichi legami tra la Repubblica di Genova e la Rus ‘ di Kyiv, l’antico Stato Ucraino, in particolare la Crimea, dove sorsero colonie e possedimenti genovesi tra il XIII e il XV secolo. Dopo il 2015 l’Italia e’ diventata il partner numero uno in Europa per gli esportatori ucraini “.

BRUNO RUSSO